Kaminaljuyu: differenze tra le versioni
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==Storia==
===Culture di Las Charcas e Arévalo===
Kidder, Jennings e Shook<ref>A.V. Kidder, J.D. Jennings e E.M. Shook, 1946, "Excavations at Kaminaljuyu, Guatemala", Cernegie Institution, Washington.</ref> spiegano che a Kaminaljuyu si venne a formare una "cultura intermedia" precedente alla cultura vera e propria che si sviluppò tempo dopo in Mesoamerica.<ref>Descrissero: "...sarebbe il momento più antico riguardo allo sviluppo delle civiltà Mesoamericane" (1946, p. 243).</ref> Questo conferma che a Kaminaljuyu ci fu un'importante svolta nello sviluppo sociale e culturale della regione. Le culture in questa fase erano organizzate in semplici [[chiefdom|capitanerie]] ed erano comunita agricole ben organizzate.
Nel corso di molti anni, Shook e Kidder hanno studiato la sequenza cronologica dei tipi di ceramica. I primi insediamenti nella zona risalgono alla fase di [[Arévalo]], tra il 1100 e il 1000 a.C. Quando la cultura di [[Las Charcas]] entrò in declino tra il 1000 e il 700 a.C., Kaminaljuyu iniziò a sviluppare istituzioni religiose e civili.<ref>Shook (1951, p 98)</ref> Degli elementi lasciati dalla cultura di Las Charcas si trovano a [[El Naranjo]];<ref>Arroyo (2007a, b)</ref> e ad [[El Portón]]<ref>Sharer, Robert J. e David W. Sedat (1987)</ref>, [[Takalik Abaj]] ed altri.
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===Il "Miraflores"===
L'apice dello sviluppo del sito nel Preclassico avvenne durante una fase chiamata "Miraflores" dagli archeologi, un nome che indicava una fase ceramica del Tardo Preclassico ma che è stata divisa in due parti, la fase Verbena e la fase Arenal. I resti risalenti al Preclassico sono abbondanti a Kaminaljuyu; Shook e Kidder spiegano che nel tumulo E-III-3 "...ci sono circa 200 frammenti di ceramica per metro cubo [all'interno del tumulo] per un totale di circa 15 milioni di frammenti... presumendo che 30 frammenti costituiscano un oggetto, si hanno almeno 500.000 oggetti completi che sono stati usati per riempire il tumulo."<ref>Shook E.M. e A.V. Kidder, 1952, Mound E-III-3, Kaminaljuyu, Guatemala, Carnegie Insititution, Washington, p. 46
Nella fase "Miraflores" vennero erette molte sculture, nelle piazze e di fronte a piattaforme e templi. I monumenti venivano scolpiti in forma di rospi, pipistrelli, gufi, giaguari e serpenti; molto importante era la figura del dio uccello, una forma primitiva di ''Itzam Yeh,'' dio di [[Xibalbá]], il mondo dei morti. Esistevano divinità classiche come il dio del mais, gli [[eroi gemelli]], e un dio mercante. La città fungeva anche da snodo commerciale e capitale<ref>Brown (1977) e Hirth (1978)</ref> continuando a essere un centro importante nel periodo Classico anche dopo una evoluzione delle tradizioni e un possibile rimescolamento etnico alla fine del Preclassico.<ref>Popenoe de Hatch (1993)</ref>
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