Loris Fortuna: differenze tra le versioni
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Ho cambiato l'aggettivo camuno in friulano. Infatti Fortuna, per quanto nato a Breno, ha sempre vissuto ed esercitato la propria attività politica in Friuli (dove veniva eletto) ed è sepolto in provincia di Udine. |
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{{Carica pubblica
|nome = Loris Fortuna
|carica = [[
|immagine = Loris fortuna.jpg
|mandatoinizio = 1º dicembre [[1982]]
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|circoscrizione = [[Udine]] - [[Belluno]] - [[Gorizia]] - [[Pordenone]]
|collegio =
|incarichi = *Vicepresidente della [[Camera dei
*membro della IV, VI e IX commissione permanente ([[IV Legislatura della Repubblica Italiana|IV]])
*membro della II e IV commissione permanente ([[V Legislatura della Repubblica Italiana|V]])
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Due anni dopo fu il primo firmatario di una proposta di legge intenta a legalizzare il [[divorzio]], ma su suggerimento di [[Pietro Nenni]] decise inizialmente di non sottoporre la sua proposta all'esame in [[parlamento]].<ref name=fort/>
Sempre rieletto alla [[Camera dei deputati]], nel [[1970]] egli ruppe gli indugi e propose la possibilità di divorziare per gli italiani insieme al collega [[Partito Liberale Italiano|liberale]] [[Antonio Baslini]]. Nonostante l'opposizione della [[Democrazia Cristiana]], Fortuna incassò l'appoggio del PCI, del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], del [[Partito Liberale Italiano|PLI]] e della sinistra: il 1º dicembre dello stesso anno la proposta di legge "Fortuna-Baslini" fu approvata con 325 sì (e 283 no) alla Camera e 164 sì (e 150 no) al [[Senato della Repubblica]]. Sempre nel corso della Quinta legislatura ([[1968]]-[[1972]]) si occupò della revisione del diritto di famiglia e chiese l'abolizione degli annullamenti automatici dei matrimoni ad opera
Successivamente la DC tentò con la via del [[referendum]] di abrogare la legge 898, o legge Fortuna, sul divorzio, ma nella [[Referendum abrogativo del 1974 in Italia|consultazione popolare]] dell'11 maggio [[1974]] il 59,3% dei votanti, pari al 52% degli aventi diritto (affluenza alle urne pari all'87,7%), si dichiarò contrario all'abrogazione. Durante la campagna elettorale divorzista Fortuna si legò umanamente e politicamente al leader radicale [[Marco Pannella]]: da qui la sua scelta di avere la "doppia tessera" del PSI e del PR.<ref name=fort/>
Nella successiva legislatura ([[1972]]-[[1976]]) il deputato socialista fu autore della prima proposta sulla depenalizzazione dell'[[aborto]]: anche su questa proposta la DC propose un [[Referendum abrogativi del 1981 in Italia|referendum popolare]] da svolgere il 17 maggio [[1981]], dove le tesi di Fortuna ottennero l'appoggio del 67,9% della popolazione. Un anno prima egli aveva suggerito una serie di modifiche alla legge sul divorzio, con una separazione necessaria ridotta a due anni (senza opposizione di uno dei due), rispetto ai cinque previsti.<ref name=fort/>
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Fortuna è sepolto nel [[Famedio]] del Cimitero di San Vito a [[Udine]].<ref>[http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2009/12/07/NZ_07_UDA1.html Il ricordo di Loris Fortuna, nel nome di diritti e libertà di MAURIZIO CESCON]</ref>
==Omaggi e commemorazioni==
Il suo nome tornò a circolare nell'ambiente politico nel [[2005]] allorché, a seguito dell'alleanza tra radicali e [[Socialisti Democratici Italiani|SDI]] ([[Rosa nel
[[File:Enzo Tortora 85.jpg|upright=1.8|center|thumb|[[Roma]], [[1985]], Marcia della Pace: [[Enzo Tortora]], [[Maria Adelaide Aglietta]] (dietro), [[Giovanni Negri]],
==Note==
<references/>
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