Giorgio Sfranze: differenze tra le versioni
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Le Memorie costituiscono la fonte più importante della caduta dell'impero bizantino, ed è un'opera ispirata a mo' di diario, considerata dagli storici molto precisa, con ottima datazione dei fatti, ed è anche un'opera molto interessante per il modo in cui è scritta, ossia come l'uomo comune bizantino parlava nel [[XV secolo]]. Quest'opera copre gli ultimi anni in cui la casata dei Paleologi, fino alla fine della vita dell'autore ([[1401]]-[[1477]]).
Tra il [[1573]] e il [[1575]] [[Macario Melisurgo]], [[metropolita]] di [[Monembasia]], prese come fonte d'inspirazione il testo delle Memorie di Giorgio Sfranze, e di altri testimoni oculari sulla caduta di Costantinopoli, quali: [[Leonardo di Chio]], [[Giorgio Acropolite]], [[Niceforo Gregora]], [[Nicolò Barbaro]], [[Laonikos Chalkokondyles]]
== Famiglia ==
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