Assedio di Capua (211 a.C.): differenze tra le versioni
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===Anno 213 a.C.===
Ancora una volta la guerra contro Annibale venne affidata ai due consoli dell'anno: a [[Quinto Fabio Massimo (console 213 a.C.)|Fabio Massimo]] e a [[Tiberio Sempronio Gracco (console 215 a.C.)|Sempronio Gracco]]<ref>{{cita|Livio|XXIV, 43.5 e 44.1}}.</ref> E quando entrambi i consoli raggiunsero le loro rispettive destinazioni, 112 nobili cavalieri campani, col pretesto di saccheggiare i campi del nemico romano, uscirono da Capua e giunsero negli accampamenti romani sopra a ''[[Suessula]]''.<ref>{{cita|Livio|XXIV, 47.12}}.</ref> Dopo aver dichiarato chi fossero chiesero di poter conferire con il pretore, [[Gneo Fulvio Centumalo Massimo]]. Quest'ultimo permise che dieci di loro, disarmati, fossero ammessi alla sua presenza. Una volta che venne a conoscenza delle loro intenzioni, e cioè che, presa Capua, fossero ad essi restituiti i loro beni, li accolse in amicizia.<ref>{{cita|Livio|XXIV, 47.13}}.</ref>
==Assedio==
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