Franco Freda: differenze tra le versioni
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Freda, richiamandosi a una ''aristocrazia [[arianesimo|ariana]]'' e sostenitore di teorie [[nazionalsocialismo|nazionalsocialiste]], sino dagli anni sessanta iniziò a contestare la direzione dell'MSI, accusandola di 'tortuosità' e di compromesso con «la democrazia moribonda della Repubblica». Nella sua casa editrice ha pubblicato i classici del pensiero antimoderno, da [[Joseph Arthur de Gobineau]] a [[Oswald Spengler]], a [[Friedrich Nietzsche]], a [[Julius Evola]]. Definitosi uno 'studioso dell'[[etnicità]]', propone i principi di un [[razzismo morfologico]].
Interamente dedicato all'analisi del più importante scritto di Freda, è l'interessante pampleth "Freda. Il filosofo delle disintegrazione", dello studioso
== L'Esperienza del Fronte Nazionale ==
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* AA.VV (a cura di F. Ferraresi), ''La destra radicale'', [[Feltrinelli]], Milano 1984.
* Gianluca Semprini, Mario Caprara, ''Destra estrema e criminale'', Newton Compton, Roma 2007.
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=== Opere di Freda ===
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