Alessandro Passerin d'Entrèves: differenze tra le versioni

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La città di Torino gli ha intitolato la Biblioteca civica Cascina Giaione.
 
==Pensiero==
Oltre che filosofo del diritto e storico del pensiero politico, Passerin d'Entrèves viene considerato il fondatore della [[filosofia politica]] italiana come disciplina a sé stante, finalmente distinta dalla [[dottrina dello stato]]. Paradossalmente ciò avviene proprio col libro ''Dottrina dello Stato'', dove l'A. - ben diversamente dall'ordinamento tematico della ''Allgemeine Staatslehre'', come pure dall'ordinamento cronologico per autori in uso nella storia del [[pensiero politico]] - ordina la materia secondo uno schema concettuale schiettamente filosofico: "forza", "potere", "autorità". Tale schema lumeggia tre facce della statualità, secondo una scala di qualificazione crescente: la "forza", qualificata dall'efficacia del comando; il "potere" come forza istituzionalmente organizzata e qualificata dal diritto; l'"autorità" come potere qualificato da una legittimazione ideale (per es. una qualche idea di bene comune, di patria, di giustizia).
 
==Opere==
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== Bibliografia ==
*Gian Mario Bravo (a cura di), ''Alessandro Passerin d'Entrèves (1902-1985). Politica, filosofia, accademia, cosmopolitismo e "piccola patria"'', Milano: Franco Angeli 2004, ISBN 88-464-6065-0
*Sergio Caruso, Giulio Maria Chiodi, Virgilio Mura, "Attualità della memoria: Alessandro Passerin d’Entrèves", ''Bollettino di filosofia politica'', V, 8, 1993, pp. 53-68, ISSN 1591-4925
*Sergio Noto (a cura di), ''Alessandro Passerin d'Entrèves pensatore europeo'', Bologna: Il Mulino 2004, ISBN 88-15-09615-9
*Massimo Tringali (a cura di), ''Obbligazione Politica in Alessandro Passerin d'Entrèves'', Pensa Multimedia 2006, ISBN 88-8232-432-X