Paul Vaillant-Couturier: differenze tra le versioni

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Capo redattore di un giornale comunista che ebbe vita breve, ''L'Internationale'', ottenne la stessa carica a ''L'Humanité'', con il supporto di [[Maurice Thorez]] e [[Marcel Cachin]]. Come direttore del quotidiano comunista, partecipò alle riunioni del [[Politburo]] proponendo modifiche per far diventare i quotidiani d'ideologia anche quotidiani d'informazione. Per questo motivo, ricercò la collaborazione di intellettuali affiliati al partito comunista. Queste scelte resero ''L'Humanité'' il principale quotidiano del fronte popolare.
 
Per ''L'Humanité'' scrisse anche importanti relazioni sul [[piano quinquennale]] sovietico, sulla [[Cina]] (nel [[1933]]), sulla [[Spagna]] (nel [[1934]] e nel [[1936]]-[[1937|37]]). Nel 1933 partecipò a un congresso antifascista a [[ShangaiShanghai]].<ref name="an">''Archives Nationales'', Dossier de police, Série F/7/16026/1.</ref> Similmente, si occupò di importanti indagini su tematiche sociali e culturali in Francia, tra cui i giovani e la crisi economica. Questi temi estendevano il lavoro già svolto nei ranghi dell'[[Association des écrivains et artistes révolutionnaires]] (AEAR), da lui fondata nel 1932<ref>René de Livois, ''Histoire de la presse française'', Éditions Les temps de la presse, 1965.</ref> dopo il ritorno dall'[[URSS]], su richiesta dell'Unione internazionale degli scrittori rivoluzionari e del politburo del partito comunista francese di cui fu segretario fino al 1936.
 
Il 2 febbraio 1937 subì un attentato da cui uscì illeso.<ref name="an" /> Morì improvvisamente il 10 ottobre 1937, a 45 anni. Secondo ''L'Humanité'' si trattò di una crisi epatica,<ref>''L'Humanité'', Édition du 11 octobre 1937.</ref> mentre secondo il sue medico la causa fu un [[infarto del miocardio]].<ref>Entretien avec Charles Cachin, 1992.</ref> Il suo funerale attirò una folla di decine di migliaia di persone.<ref>''Cahiers de l'Institut Maurice Thorez'', Volume 4, Numéros 17 à 20, Institut Maurice Thorez, 1970.</ref> Il corteo funebre attraversò tutta Parigi fino al [[cimitero del Père-Lachaise]], dove Couturier venne sepolto accanto alla tomba di Henri Barbusse.