Samir Khalil Samir: differenze tra le versioni
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Nel 1986 si trasferì nel [[Libano]], allora sconvolto dalla [[Guerra del Libano (1982)|guerra civile]], e attualmente insegna nell'[[Université Saint-Joseph]] di [[Beirut]], specializzata nello studio della teologia cristiana e dell'[[islamistica]].
Nello stesso periodo egli diede vita a [[Beirut]] all'istituto di ricerche chiamato [[CEDRAC]] (''Centre de Documentation e de Recherches Arabes Chrétiennes''), che raduna il retaggio letterario [[Arabi cristiani|arabo-cristiano]] nel [[Vicino Oriente]]. È anche professore nel [[Pontificio Istituto Orientale]] di [[Roma]] e nel Centre Sèvres (Facoltà gesuita di teologia e Filosofia) di [[Parigi]]. Occupa la stessa funzione nel ''Maqasid'' Institute di Beirut.
È stato '''''visiting professor''''' nell'[[Università di Graz]] (Austria), nelle Università di Göttingen e di Halle-Wittenberg (Germania), nella Vrije Universiteit Amsterdam (Olanda) e la Katholieke Universiteit Nijmegen (Olanda), all'Ecole Pratique des Hautes Etudes (Parigi, Francia), nel Selly Oak Colleges di Birmingham (Inghilterra), nella Sofia University di [[Università di Tokyo|Tokyo]] (Giappone), nell'Università del [[Il Cairo|Cairo]] (Egitto), nell'Università di Betlemme (Palestina), nella Notre Dame University di South Bend, Indiana (USA), la [[Georgetown University]], (Washington, USA) oltre che presso il [[Center for Muslim-Christian Understanding]] di [[Washington, D.C.]], diretto da [[John Esposito]] (USA).
Samir è autore di oltre 60 libri e di più di 1500 articoli. È consulente di numerosi uomini di Chiesa e di politici europei e vicino-orientali.
I suoi principali campi d'indagine sono: l'Oriente cristiano, il patrimonio culturale e teologico arabo cristiano, l'Islam e l'integrazione dei musulmani in Europa, nonché le [[Cristianesimo e Islam|relazioni fra cristiani e musulmani]]. Nel luglio del 2006 ha sviluppato un suo piano di pace per il Vicino Oriente.
Padre Samir si così espresso sul bacio del [[Corano]] da parte di [[Giovanni Paolo II]]: «il Papa che bacia il [[Corano]] è stato uno shock per molti cristiani nel Vicino Oriente. Essi pensano che ciò significhi che il Corano è divino, il che, naturalmente, non era per nulla nelle sue intenzioni».<ref>''The pope kissing the Quran was a shock for many Christians in the Middle East. They thought it meant that the Quran is divine, which is of course not what he meant at all'' ([http://www.catholic.org/international/international_story.php?id=20410 ''Pope Benedict holds tougher line in Catholic Church dialogue with Islam''])</ref>
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