Una '''assuntoria''' era una particolare tipologia di [[stazione ferroviaria]] operativa in Italia atta all'accesso alla [[ferrovia]] dei viaggiatori eed eventualmente delle merci. alla [[ferrovia]]Era retta da un agente di servizio, detto [[assuntore]], il quale, sulle linee esercite a [[dirigenza unica]] delle [[Ferrovie dello Stato]] italiane assumeva tutte le incombenze commerciali e di gestione del [[capostazione]] eccetto quelle relative al movimento ferroviario e alla circolazione dei treni<ref>{{Cita|RCT|art. 41, c. 1}}</ref>.
{{Vedi anche|Assuntore}}
UnaLa stazione ''assuntoria'' quindi possedeva [[Binario (ferrovia)|binari]] e [[deviatoio|scambi]], con la possibilità di comporre e scomporre i convogli ferroviari.<ref>{{Cita|RCT|art. 41, c. 3}}</ref> Per effettuare [[manovra (ferrovia)|manovre]], [[precedenza (ferrovia)|precedenze]] e [[incrocio ferroviario#Incrocio (circolazione treni)|incroci]] tuttavia era indispensabile la presenza di un [[capotreno]] che di concerto con il [[Dirigente Unico (ferrovie)|dirigente unico]] e coadiuvato eventualmente da agenti ed assuntore attuava tutte le operazioni necessarie al movimento e alla circolazione dei treni previa registrazione scritta degli ordini di servizio specifici<ref>{{Cita|RCT|art. 41, cc. 7-8}}</ref>. Alla fine degli [[anni 1960|anni sessanta]], in seguito all'incorporazione degli assuntori negli organici delle [[Ferrovie dello Stato]] con la nuova qualifica di gestore, lealcune assuntorie divennero normali [[stazione ferroviaria|stazioni]], ove necessario presenziate da [[Capostazione|dirigente movimento]]<ref>{{Cita|RCT|art. 41, c. 21}}</ref>, mentre altre furono declassate a fermate perché di scarsa utilità commerciale. Con le trasformazioni infrastrutturali operate da [[RFI]] tendenti alla configurazione della cosiddetta "rete snella" la maggior parte di esse sono scomparse definitivamente.