Secessione dell'Aventino: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 38:
Mussolini, dunque, non sconfessa e non si allontana da quanto accaduto, ed anzi se ne prende la piena responsabilità (pur non facendo alcun esplicito riferimento). In questo modo vede le basi del suo consenso rafforzate. Contemporaneamente riceve l'influenza positivissima della perdita di fiducia della popolazione nei confronti dell'opposizione, incapace di una reale rivolta nei confronti delle prepotenze ed incapace, quindi, di governare un Paese in cui era necessario un "uomo forte".
Mussolini si propone di "normalizzare" la situazione eliminando ogni minaccia alla stabilità del Paese, costruendosi in questo modo il pretesto per disfarsi dei suoi oppositori, all'interno del suo partito e fuori. È questo l'inizio della dittatura, che nascerà ufficialmente con la proclamazione delle [[
In tutta questa situazione l'opposizione si dimostra ancora una volta incapace di reagire, riuscendo solo a stilare e pubblicare il [[Manifesto degli intellettuali antifascisti]] il [[1 maggio]] di quell'anno.
|