All'interesse per la storia, Sabalich unì nei suoi studì una spiccata attenzione per l'analisi dei costumi locali: dai racconti dei giochi di piazza alle raccolte di racconti tradizionali, aneddoti, piccoli e grandi eventi. A questo filone, strettamente commisto a quello storico, appartengono alcune fra le migliori opere del Sabalich: dalle «Vecchie storie zaratine» alle «Curiosità storiche zaratine» (1906): un'opera - quest'ultima -<ref>Opera eclettica e variegata, che unisce notazioni di carattere storico, archeologico, aneddotico, folkloristico.</ref> alle «Vecchie storie zaratine» (1913), fino al notevole «Giuochi popolari zaratini» (1919), unica opera che ricorda i vecchi giochi di strada e le feste risalenti ai secoli andati: un bagaglio di piccolo folklore locale totalmente perduto a seguito dell'[[esodo istriano|esodo]] della componente italofona dalla Dalmazia, conclusosi dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]].