Monte Cocusso: differenze tra le versioni
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La vegetazione è caratterizzata prevalentemente da ampi boschi di [[Pinus nigra|pini neri]]. Sul versante occidentale, a 550 [[m s.l.m.]] si trova una particella sperimentale di [[Abies cephalonica|abete greco]], piantata dai forestali austriaci nel 1884. Poco sopra, a quota 643 [[m s.l.m.]], è presente un centinaio di [[Picea abies|abeti rossi]], piantati nel 1936.<ref name=ASeC_87 /><ref>{{Cita libro|autore=AA.VV.|titolo=L'imboschimento del Carso|editore=Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia|città=Udine|anno=1992|url=http://books.google.it/books?id=q9UJOwAACAAJ|accesso=4 aprile 2013}}</ref> Il versante meridionale ospita la tipica boscaglia carsica di [[Ostrya carpinifolia|carpini neri]]. Notevoli alcuni alberi di grosse dimensioni, tra cui un imponente [[Tilia cordata|tiglio selvatico]] (circonferenza 353 cm) e un isolato [[Fagus|faggio]] (circonferenza 273 cm).<ref>{{cita news|url=http://www.riservavalrosandra.it/Documenti/AFNF32V1Y6_depliant%20rosandra%20ITA%20mag09rid.pdf|autore=|titolo=Monte Cocusso|pubblicazione=Riserva Naturale della Val Rosandra|accesso=4 aprile 2013}}</ref>
I boschi del Monte Cocusso sono l'habitat di molte specie animali. Spicca per diffusione il [[Capreolus capreolus|capriolo]] che, con circa trenta capi ogni cento ettari, raggiunge una delle densità più elevate in [[Italia]]. Abbonda il [[Sus scrofa|cinghiale]], potenzialmente dannoso per le coltivazioni, la [[Vulpes vulpes|volpe]] e lo [[Sciurus vulgaris|scoiattolo]]. Più difficili da incontrare sono la [[Lepus europaeus|lepre]], il [[Meles meles|tasso]] e la [[Mustela nivalis|donnola]]. Dalla prospiciente [[Val Rosandra]], si spinge fino al Cocusso il [[Corvus corax|corvo imperiale]] e il notturno [[Bubo bubo|gufo reale]]. Comune è la [[Pica pica|gazza]], la [[Garrulus glandarius|ghiandaia]], la [[Buteo buteo|poiana]], l'[[upupa]], il [[Picus viridis|picchio verde]] e [[Dendrocopos major|rosso]] nonché numerose specie di [[Corvidae|corvidi]]. Uccelli non stanziali, ma segnalati con una certa frequenza, sono l'[[Aquila chrysaetos|aquila reale]], il [[Pernis apivorus|falco pecchiaiolo]] e il [[Circaetus gallicus|biancone]].<ref
Nei pressi di [[Basovizza]], la landa carsica alle pendici del Cocusso è stata oggetto di un recupero finalizzato al reinserimento del pascolo.<ref>{{cita news|url=http://ilpiccolo.gelocal.it/2011/04/21/news/il-pascolo-sociale-nuova-economia-1.49782|autore=|titolo=Il Pascolo sociale, nuova economia|pubblicazione=Il Piccolo|giorno=21|mese=04|anno=2011|accesso=4 aprile 2013}}</ref>
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* {{cita libro |ASeC dei Corpi Forestali |del FVG| Boschi senza confini|2000 |Ediciclo Editore |Portogruaro|url=http://books.google.it/books?isbn=8885318371|ISBN=88-85318-37-1}}
* Fabio Fabris, ''Carso senza confini'', Portogruaro, Ediciclo Editore, 2005. ISBN 88-88829-20-2
* {{cita libro|Boris| Čok|V siju mesečine. Ustno izročilo Lokve, Prelož in bližnje okolice| 2012| Založba ZRC|Ljubljana<!--|url=http://books.google.it/books?isbn=9789612543808-->|url=http://books.google.it/books?isbn=8885318371|cid=cidCok|ISBN=978-961-254-380-8|lingua=sl}}
==Voci correlate==
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