Pierre Cot: differenze tra le versioni

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Scrive Luciano Canfora: "Come è ormai assodato dopo le ricerche di Sabine Jansen, nel corso del suo soggiorno americano negli anni della guerra, Cot fu arruolato dai servizi sovietici (tra il '40 e il '42)"<ref>{{Cita libro|autore = Luciano Canfora|titolo = La storia falsa|anno = 2008|editore = Rizzoli|città = Milano}}</ref>.
 
All'inizio del '44 viene mandato dal generale De Gaulle in missione a Mosca in rappresentanza del ''Comité de Libération Nationale''. Vi resterà fino alla liberazione di Parigi<ref>{{Cita libro|autore = Autori vari|titolo = Hommage à Pierre Cot|anno = 1979|editore = Imprimerie Floch|città = Mayenne}}</ref>.'' '' Nel dopoguerra divenne un "compagno di strada" del [[Partito Comunista Francese]] (PCF), tentando così un ritorno alla vita politica. Sotto la [[Quarta Repubblica francese|Quarta Repubblica]] fu una delle personalità principali dell'[[Unione progressista]], agglomerato di piccoli partiti usciti dalla Resistenza e vicini al PCF.
 
Fu anche membro dell'ufficio direttivo del "Movimento della pace", dove si batteva per un "neutralismo attivo" nel contesto della [[guerra fredda]]. Ottenne il premio Stalin internazionale per la pace nel [[1953]].