Silfio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Ricategorizzo le voci araldiche. |
|||
Riga 14:
Il clima del [[Maghreb]] è andato progressivamente inaridendosi nel corso dei millenni, e la desertificazione potrebbe essere stata un altro fattore.
Un'altra teoria punta il dito contro l'avidità dei governatori della [[provincia romana]] ''[[Creta et Cyrene]]''; la cosa sarebbe del tutto plausibile, visto che la corruzione dei governatori romani era già stata documentata da [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] nelle sue ''[[Verrinae]]''. Dopo aver preso il potere dai coloni greci che avevano governato Cirene democraticamente per secoli, i governatori avrebbero cercato di massimizzare i profitti della loro provincia facendo coltivare intensivamente il silfio, ma rendendo in questo modo il suolo inadatto ad ospitare la pianta selvatica a cui si attribuiva il valore di medicinale. [[Teofrasto]] dice che il tipo di ''Ferula'' che veniva specificamente chiamata "silfio" aveva delle esigenze così particolari da crescere solo allo stato selvatico e da non poter essere coltivata con successo su di un terreno dissodato. La validità di questa affermazione è comunque dubbia, visto che Teofrasto stava semplicemente citando una testimonianza di un'altra fonte.
J. S. Gilbert, in una sua ipotesi, ritiene che il prodotto esportato (che era una specie di [[gomma]]) non derivasse unicamente dalla pianta ma che vi fossero miscelati anche degli intestini di insetto contenenti il composto chimico [[cantaridina]]. Per rendere il prodotto appetibile secondo i gusti dei greci, l'ingrediente derivato dall'insetto sarebbe stato tenuto segreto. Quando i governatori romani presero il controllo della regione, per la produzione del silfio avrebbero utilizzato il lavoro degli schiavi, che però ignoravano il modo in cui il prodotto avrebbe dovuto essere preparato: poiché non si riusciva più ad ottenere la stessa qualità di un tempo, si pensò che la vera pianta del silfio si fosse estinta. La cantaridina è tossica per l'uomo, e un po' come per la ''[[Mentha pulegium]]'', l'ingestione di una piccola quantità non ucciderebbe necessariamente un adulto, ma potrebbe molto più facilmente uccidere un embrione in via di sviluppo.
|