Marcel Reich-Ranicki: differenze tra le versioni

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Insieme alla moglie Tosia, Reich-Ranicki è l'unico della sua famiglia ad uscire vivo in modo fortuito ed avventuroso dal [[ghetto di Varsavia]] (dove ha svolto anche funzioni di interprete ed organizzatore degli spettacoli): i suoi genitori ed il fratello maggiore Alexander, medico, alla liberazione sono già stati uccisi a [[Treblinka]].
 
Funzionario del [[partitoPartito Unito Polacco dei Lavoratori|PartitoOperaio ComunistaUnificato Polacco]], poi console per conto del suo paese d'origine a [[Londra]], è stato in seguito allontanato dal partito non per ragioni politiche, ma razziali.
 
Caduto in disgrazia e già incarcerato dal regime, diventa pubblicista professionista alla fine degli [[anni 1940|anni quaranta]] e progetta clandestinamente l'espatrio, riuscendo a lasciare definitivamente la Polonia per la Germania approfittando di un soggiorno-studio nel 1958 e grazie alla generosa complicità di Heinrich Böll, futuro premio Nobel per la letteratura e suo grande amico. In Germania Reich-Ranicki si dà ad un'intensissima, rigorosa attività critica, svolgendo puntuale attività di recensore per diverse testate soprattutto della Germania meridionale (oltre ''[[der Spiegel]]'', per ''[[Die Zeit]]'', [[1960]]-[[1973]] e il ''[[Frankfurter Allgemeine Zeitung]]'', delle cui pagine culturali è stato il direttore, sotto la direzione di [[Joachim Fest]], tra il [[1973]] e il [[1988]]), compilando fortunate antologie e monografie e svolgendo un'importante attività di organizzatore culturale e di traduttore dal polacco verso il tedesco e viceversa; è stato vicino al [[Gruppo 47]] fino allo scioglimento.