Fu soprattutto per questo motivo che il 25 aprile 1945 gli alleati scatenarono contro l'Obersalzberg un attacco aereo con bombardamenti a tappeto, che rasero al suolo gran parte delle ville dei gerarchi e delle strutture esistenti. Ma sia la Kehlsteinstrasse che il Nido dell'Aquila non vennero danneggiati.
Il primo reparto che raggiunse la Kehlsteinhaus fu un'unità del 506° Reggimento Paracadutisti della 101ma Divisione Aviotrasportata statunitense, al comando del colonnello Robert F. Sink, senza incontrare resistenza alcuna. Nonostante la primavera avanzata, l'ingresso del tunnel per l'ascensore era completamente bloccato dalla neve, e così fu messo all'opera un gruppo di prigionieri per liberarlo: prima ancora che il lavoro fosse finito, le truppe americane raggiunsero l'ingresso della casa seguendo a piedi il vecchio sentiero di montagna. L'edificio fu ritrovato perfettamente intatto, senza che fosse stato spostato nulla: si scatenò quindi una caccia al ''souvenir'', cosicché in pochepochi settimanegiorni qualsiasi cosa fosse facilmente trasportabile sparì dalla Kehlsteinhaus,. salvoQualche qualcheoggetto raraera posatastato cheprecedentemente iportato via dai coniugi Mitlstrasser riuscirono e recuperare. Per tutti i decenni successivi i pezzi provenienti dal Berghof e dalla Kehlsteinhaus divennero oggetto di compravendite fra collezionisti: anche lagli collezioneoggetti dei Mitlstrasser fufurono messamessi in vendita alla fine degli anni 2000 da una casa d'aste britanicabritannica.
Dopo una settimana di saccheggi, che non risparmiò nemmeno il marmo rosso del camino, dal quale vennero scalpellate e portate via decine di schegge, il generale Maxwell D. Taylor - comandante della 121ma Aviotrasportata - ordinò che la casa venisse sorvegliata, ma oramai era troppo tardi: gli interni della Kehlsteinhaus erano oramai completamente spogli.
Il Berghof fu bombardato il 25 aprile [[1945]], dodici giorni prima della resa della [[Germania nazista]] avvenuta il 7 maggio, da 318 [[Avro 683 Lancaster|Avro Lancaster]].
Le rovine furono demolite il 30 aprile [[1952]].
Le prime truppe alleate arrivate al Berghof furono la [[3rd Infantry Division (United States Army)|3rd Infantry Division]] [[Stati Uniti|statunitense]] che conquistò [[Berchtesgaden]] e il Berghof. Quattro giorni dopo arrivò la [[2e division blindée|2ª Divisione corazzata francese]] che conquistò il Nido d'Aquila. Il terzo battaglione del [[506th Infantry Regiment|506º Reggimento]] arrivò a [[Berchtesgaden]] da una strada differente e {{Citazione necessaria|perse alcuni uomini in uno scontro a fuoco con due nazisti che difendevano il Berghof.}}
Sia la 3ª Divisione di fanteria statunitense che la 2ª Divisione corazzata francese GTV (''Groupement Tactique Vézinet'') arrivarono a [[Berchtesgaden]] il 4 maggio 1945. Il Berghof fu conquistato il 6 maggio dai [[Francia|francesi]] e gli [[Stati Uniti|americani]] vi arrivarono solo due giorni dopo, furiosi di aver perso il trofeo di guerra.
===Dalla fine della guerra al 1954===
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