Marco Atilio Regolo: differenze tra le versioni

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==La leggenda==
A questo punto si inserisce la tradizione e nasce la leggenda di Marco Atilio Regolo, cantata da [[Quinto Orazio Flacco|Horatius Flaccus]] nelle [[Odi]] (III,5).
Narra la tradizione che Cartagine abbia inviato l'illustre prigioniero a Roma perché convincesse i concittadini a chiedere la pace. L'intesa era che, se questi non avessero accettato, egli sarebbe ritornato a Cartagine. Ma Regolo, in quegli anni di prigionia aveva potuto agevolmente controllare le terribili condizioni economiche in cui giaceva la città nemica e probabilmente le convulsioni politiche che sempre hanno contrassegnato Cartagine e ne hanno infine decretato la sorte. Anziché perorare la causa della pace rivelò ai concittadini la condizione economico-politica dei nemici esortando Roma a procedere con un ultimo sforzo. Secondo Regolo, Cartagine non poteva reggere alla pressione bellica e sarebbe stata sconfitta.
Non si conosce l'anno in cui questa missione avrebbe avuto luogo e questo è un dato che fa riflettere sul suo reale accadimento. É possibile che Roma avesse bisogno di una figura carismatica ed eroica (ricordiamo [[Marco Furio Camillo]], [[Orazio Coclite]], [[Muzio Scevola]], [[Decio Mure]] e tanti eroi della leggenda romana), con la quale spingere la cittadinanza ad aumentare il già enorme sforzo bellico.