Testimonium Flavianum: differenze tra le versioni
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[[Flavio Giuseppe]] era un nobile ebreo, membro del [[Sinedrio]] che combatté contro i Romani durante la [[prima guerra giudaica]] ([[66]]-[[74]]), per poi essere catturato e collaborare col generale e successivamente imperatore [[Tito Flavio Vespasiano]]. Trasferitosi a Roma alla corte imperiale, scrisse due opere storiche in [[lingua greca]], la ''[[Guerra giudaica (Flavio Giuseppe)|Guerra giudaica]]'' ([[75]]), in cui racconta la rivolta ebraica repressa da Vespasiano, e le ''[[Antichità giudaiche]]'' ([[93]]), nelle quali narra la storia del suo popolo da [[Abramo]] ai suoi tempi. In un brano di quest'ultima, così racconta della condanna a morte di [[Giacomo il Minore]], di cui non abbiamo notizie certe:
{{Citazione|200] Con il carattere che aveva, Anano pensò di avere un'occasione favorevole alla morte di Festo mentre Albino era ancora in viaggio; convocò il sinedrio a giudizio e vi condusse Giacomo, fratello di Gesù, detto il Cristo, e alcuni altri, avere trasgredito la Legge, e li consegnò perché fossero lapidati.
[201] Ma le persone più equanimi della città, considerate le più strette osservanti della Legge si sentirono offese da questo fatto. Perciò inviarono segretamente (legati) dal re Agrippa supplicandolo di scrivere una lettera ad Anano che il suo primo passo non era corretto, e ordinandogli di desistere da ogni ulteriore azione. [202] Alcuni di loro andarono a incontrare Albino che era in cammino da Alessandria informandolo che Anano non aveva alcuna autorità di convocare il Sinedrio senza il suo assenso
[203] Convinto da queste parole, Albino inviò una lettera sdegnata ad Anano minacciandolo che ne avrebbe portato la pena dovuta. E il re Agrippa, a motivo della sua azione depose Anano dal sommo pontificato che aveva da tre mesi, sostituendolo con Gesù, figlio di Damneo.|Flavio Giuseppe, ''Antichità giudaiche'', XX, 200-203}}.
Aspetti rilevanti:</br>
* Giacomo non è identificato col nome del padre, come accade di solito nelle Antichità, ma come fratello di Gesù detto il Cristo;
* il racconto si concentra su Anano,
* gli Ebrei della città si muovono perchè Anano ha trasgredito la Legge ebraica, piuttosto che per una difesa personale di Giacomo, cui Flavio non accenna.
* dalle Antichità giudaiche, si può ipotizzare che la violazione della Legge da parte di Anano, anche perchè commessa da un sommo sacerdote che è la massima autorità per la Legge giudaica,
Le differenze sono rilevanti rispetto alle interpretazioni che vogliono Giacomo e altri apostoli coinvolti con Esseni, Zeloti e altri gruppi, protagonisti di ribellioni nella Giudea di quel tempo, in altri passi contestate da Flavio Giuseppe.</bR>
Non viene detto quale fosse la punizione che spettava ad Anano secondo la Legge giudaica, se la destituzione dalla carica che poi subì, o altro.
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