Pietro Giarrè: differenze tra le versioni
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Sono scarse le notizie biografiche e ignoti luogo e data di nascita e di morte di '''Pietro Giarré'''.<ref name="Diz_Biografico">Fonte: ''Dizionario Biografico degli Italiani'', riferimenti e link in Bibliografia.</ref> Il pittore si forma, nei primi decenni del [[XVIII secolo]], nella bottega dell'architetto e pittore [[Giovan Filippo Giarrè]] e di suo figlio [[Anton Domenico Giarrè|Domenico]], attivi a [[Firenze]] in quegli anni.<ref name="Diz_Biografico"/> Non si hanno notizie su eventuali legami di parentela tra Pietro e i suoi maestri.<ref name="Diz_Biografico"/>
Tra il 1760 e il 1762 Pietro risulta tra i membri dell'Accademia del disegno fiorentina. Nel 1766, chiamato dall'abate [[Francesco Raimondo Adami]], priore generale dei [[Servi di Maria|Serviti]], teologo e collezionista d'arte, lavora al rifacimento della decorazione della sagrestia della [[Basilica della Santissima Annunziata|Santissima Annunziata]].<ref name="Diz_Biografico"/>
Nel 1770, forse su interessamento dello stesso Adami, il priore Giuseppe Alfonso Maggi<ref>"Priore della Certosa di Pisa in Calci dal 1764 al 1797 e responsabile dello storico rinnovamento, ampliamento e ammodernamento della struttura... è lui l’artefice della Certosa storica di Calci così come la conosciamo". Vedi: ''[http://www.sissd.it/altreitalia/485-viaggiointornoalmondomaggicertosa5dicembre2014 Viaggio di un priore intorno al mondo: Giuseppe Alfonso Maggi]'', sito della Società Italiana di Studi sul Secolo Diciottesimo (SISSD).</ref> lo chiama, insieme ad altri artisti, per decorare la [[certosa di Calci]], presso Pisa.<ref name="Diz_Biografico"/> Qui Giarrè lavora a lungo, fino al 1781, realizzando, nei vari ambienti della Certosa ([[foresteria]], refettorio, cappella del [[Capitolo (cristianesimo)|Capitolo]]) e seguendo le istruzioni del priore, numerosi [[Affresco|affreschi]] e dipinti.
Tra i molti, possiamo citare: ''Allegoria del sonno'', ''Virtù teologali'', ''Virtù cardinali'', ''Donna che addita al viandante la certosa'', e i ritratti del granduca di Toscana [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|Pietro Leopoldo di Lorena]] e della moglie [[Maria Luisa di Borbone-Spagna (1745-1792)|Maria Luisa]].<ref name="Diz_Biografico"/> Realizza anche un' Mentre continua la sua attività a Calci, realizza alcune opere nelle ville e dimore dei dintorni.<ref name="Diz_Biografico"/> In particolare, nel 1774 a [[Buti]], dipinge una serie di affreschi nella [[Villa medicea di Buti|Villa medicea]], dimora di Santi Banti e della moglie Caterina, tra cui alcune ''Scene pastorali'' nel salone e ''Allegoria delle arti liberali e meccaniche'', che si differenziano, per la maggiore libertà compositiva,
Furono artisti anche il figlio e il nipote di Pietro: Gaetano fu incisore e disegnatore, e incisore fu anche il nipote Raimondo.<ref name="Diz_Biografico"/>
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