Raffaele Bendandi: differenze tra le versioni

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Il 20 dicembre [[1923]] deposita presso il notaio Domenico Savini di Faenza<ref>[http://www.booksblog.it/post/7487/bendandi-luomo-che-andava-incontro-ai-terremoti-di-marco-palomba Bendandi, l'uomo che andava incontro ai terremoti, di Marco Palomba]</ref> una sua previsione: il 2 gennaio [[1924]] si sarebbe verificato un terremoto nelle [[Marche]]; nonostante questa previsione si fosse rivelata errata, il [[Corriere della Sera]] gli dedicò la prima pagina, chiamandolo ''Colui che prevede i terremoti''. La sua fama crebbe anche a livello internazionale<ref name=time>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,742289,00.html Science: Forecaster Bendandi - TIME<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Le previsioni di Raffaele Bendandi sono oggetto di ricerca per una loro verifica<ref>{{en}} [http://www.ncgt.org/newsletter.php?action=download&id=117 The Raffaele Bendandi earthquake warnings based on planetary positions, NCGT, 65, p.47, 2012.]</ref>.
 
Attraverso la sua ipotesi tentò di spiegare la presunta catastrofe che, a suo dire, avrebbe provocato la scomparsa del continente di [[Atlantide]], presente in un [[mito platonico]] . A suo dire, le forze gravitazionali planetarie, sommandosi, avrebbero provocato uno spostamento del [[polo geografico]], con conseguente spostamento del [[rigonfiamento equatoriale]] e allagamento di alcune regioni del globo. Bendandi indicò l'anoanno 10431 a.C. quale data dell'ipotetico cataclisma<ref name=epoca>''Epoca'', anno II, n.58, del 17 novembre 1951.</ref>. A suo dire, un secondo cataclisma di minori proporzioni, effetto del concorso delle forze gravitazionali di un numero minore di pianeti, si sarebbe verificato nell'anno 2687 a.C., che lui faceva corrispondere con il [[diluvio universale]]. Stimò che un evento analogo a quello del 10431 a.C. si sarebbe ripetuto nella primavera del 2521 d.C.<ref name=lago/>. Bendandi non corroborò con alcuna prova geologica oggettiva queste sue asserzioni personali.
 
Nei suoi studi si occupò anche di [[stelle variabili]], del Sole, di studi cosmici e atmosferici e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici<ref>http://www.racine.ra.it/smbendandi/raffaele.htm</ref>. Oltre all'attività di scultore del legno intraprese quella di costruttore di sismografi: riuscì a vendere alcuni dei suoi modelli anche negli Stati Uniti<ref>Su una targhetta metallica apposta sulla custodia lignea di un sismografo da lui costruito è inciso: «<small>MICROSISMOGRAFO REGISTRATORE</small> "<small>RABEN</small>" [Raffaele Bendandi] (<small>OSSERVATORIO BENDANDI</small>) <small>CONCESSIONARIO ESCLUSIVO ITALIA ED ESTERO · PIROTTI M. E FIGLIO - BOLOGNA</small>». Tratto da [http://www.sistemamusei.ra.it/main/index.php?id_pag=99&op=lrs&id_riv_articolo=278 www.sistemamusei.ra.it]</ref>. Nella sua casa-osservatorio si dotò anche di una biblioteca scientifica<ref>[http://www.sistemamusei.ra.it/main/index.php?id_pag=99&op=lrs&id_riv_articolo=278 Sistema Museale della Provincia di Ravenna - Raffaele Bendandi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.