Gennaro Carotenuto: differenze tra le versioni

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== Posizione professionale ==
 
Gennaro Carotenuto è [[professore]] e [[ricercatore]] in [[Storia Contemporanea]] presso l'[[Università di Macerata]]. Dal [[2000]] è stato anche professore invitato presso varie università latinoamericane, [[fellow teacher]] presso l'Università [[Bocconi]] di Milano e research fellow presso l'Institut des hautes études d'Amérique latine dell'[[Università_Sorbonne_nouvelleUniversità_Sorbonne_Nouvelle]]. La sua attività di [[storico]] riguarda la politica internazionale, i [[fascismo|fascismi]] e le [[dittatura|dittature]] di [[Destra (politica)|destra]], la storia contemporanea dell'[[America latina]], la [[storia orale]] e la [[storia del giornalismo]] in particolare quella degli ultimi trent'anni, con studi sul rapporto tra giornalismo digitale e mainstream. Negli anni Dieci ha proseguito i suoi studi sulla storia orale e si è dedicato in particolare alla storia dell'integrazione latinoamericana, alla [[giustizia di transizione]], in particolare nel Cono Sud dell'America latina alla quale ha dedicato ''Todo cambia. Figli di desaparecidos e fine dell'impunità in Argentina, Cile e Uruguay'', [[Le Monnier]], 2015, pp. VI-250. ISBN 9788800746106.
 
== Attività ==
 
Pur concentrato sull'attività accademica, Carotenuto è [[giornalista pubblicista]], scrivendo come analista internazionale per vari periodici [[America Latina|latinoamericani]] tra i quali [[Brecha]] di [[Montevideo]] e [[La Jornada]] di [[Città del Messico]]. In passato lavorò tra l'altro per [[El Pais]] di [[Madrid]], [[La Stampa]] e [[il manifesto]] e dagli anni Novanta commenta di di politica latinoamericana in programmi di [[RAI Radio 3]] e [[Radio Svizzera]].
 
==Opere==