Bellezza: differenze tra le versioni

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* [[Perfezione]] (intesa come non violazione della regola che tiene insieme il tutto), come nel [[Quadrato Panmagico di Nasik]] o nel [[Cubo Magico 5x5x5]].
 
Non bisogna poi dimenticare di citare la bellezza insita nelle leggi di natura, che è la spinta più forte nella ricerca dei fisici. Non c'è fisico che non sia sensibile a questa bellezza. Da Newton ("da dove vengono l'ordine e la bellezza che vediamo nel mondo?") fino ad Maxwell, Einstein, Heisenberg, ecc. Tutta la storia della fisica è una storia di dichiarato stupore di fronte alla bellezza. Ad esempio non c'è fisico che, venuto a capo delle equazioni di Maxwell, non possa trovarle tremendamente *belle*. Il grande fisico indiano Chandrasekhar scrisse un libro su tutte queste cose (ma credo non sia più pubblicato): "Verità e bellezza". Vi si trovano, fra l'altro, le seguenti citazioni
 
"[a proposito di una formula matematica] mi dà un’emozione che è indistinguibile da quella che provo quando entro nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo a Firenze e vedo dinanzi a me l’austera bellezza del Giorno, della Notte, del Crepuscolo e dell’Aurora che Michelangelo ha posto sulle
tombe di Giuliano e di Lorenzo de’ Medici"(Chandrasekhar), "La bellezza matematica è una qualità che non può essere definita, non più di quanto la bellezza possa essere definita per l'arte, ma chi studia matematica, di solito, non ha difficoltà ad apprezzarla" (Dirac), "Lo scienziato non studia la natura perché sia utile farlo. La studia perché ne ricava piacere; e ne ricava piacere perché è bella" (Poincaré), "Si può obbiettare che, parlando di semplicità e bellezza, faccio della verità una questione di estetica; e devo francamente ammettere che ammiro moltissimo la semplicità e la bellezza dei modelli matematici che la natura ci offre. Credo che questa emozione non sia ignota nemmeno a lei: anche lei avrà sperimentato la semplicità e l'assolutezza quasi spaventevoli dei rapporti che di colpo la natura dispiega sotto i nostri occhi e che ci giungono del tutto inaspettati" (Heisenberg rivolto ad Einstein). Einstein affermava che era impossibile comunicare ciò che egli chiamava "religiosità cosmica" a chi ne fosse privo, ad ogni modo a scritto cose interresanti in proposito, non dovreste avere difficoltà a reperirle su internet.
 
== Bibliografia ==