Simone bar Sabbae: differenze tra le versioni

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"Assiro" viene utilizzato per l'antichità precristiana.
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|AnnoMorte= ca. 341
|Attività=vescovo cristiano orientale
|Nazionalità=assiropersiano
|PostNazionalità = , [[vescovo]] di [[Arcidiocesi di Seleucia-Ctesifonte|Seleucia-Ctesifonte]] dal [[335]] circa al [[341]] circa, morto [[Martirio cristiano|martire]] durante le persecuzioni di [[Sapore II]] e venerato come santo da diverse Chiese cristiane
|Categorie = no
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==Biografia==
Già [[vescovo coadiutore]] di [[Papa bar Aggai]] dal [[316]], gli succedette sulla cattedra di [[Arcidiocesi di Seleucia-Ctesifonte|Seleucia-Ctesifonte]] nel [[335]] circa. Quasi nulla si conosce della sua vita, ad eccezione degli ''Atti'' del suo [[Martirio cristiano|martirio]], avvenuto durante il regno del [[Sovrani di Persia|re persiano]] [[Sapore II]]. In quest'epoca l'[[impero persiano]] era in guerra contro i [[Impero romano|Romani]]; per finanziare la guerra, Sapore II aumentò le imposte esigite dalla popolazione cristiana. Il rifiuto di Simone bar Sabbae di accondiscendere alle volontà del re, fu interpretato come un tradimento, e per questo motivo il vescovo di [[Seleucia al Tigri|Seleucia]]-[[Ctesifonte]] fu messo a morte assieme a diverse migliaia di cristiani, noti come ''[[martiri persiani]]''. Secondo gli Atti del suo martirio, Simone fu messo a morte un [[venerdì santo]] di un anno imprecisato dopo il [[340]]/[[341]]; tradizionalmente è indicato il venerdì 17 aprile [[341]] come giorno della sua morte.<ref>AA. VV. ''Bibliotheca sanctorum'', vol. I, coll. 152, 153, 154, anno 1961.</ref>
 
==Culto==
Simone bar Sabbae è venerato come santo da diverse Chiese e in diversi giorni: ;
*il [[21 aprile]] nella [[Chiesa cattolica]] ,;
*il Venerdì dopo Pasqua nella [[Chiesa ortodossa siriasiriaca]],;
*il 17 aprile a la [[Chiesa greco-ortodossa]] ,;
*il 30 aprile la [[Chiesa melkitacattolica , egreco-melchita]];
*il 17 agosto nella [[Chiesa assira d'Oriente]].
 
==Note==