Utente:Vale93b/Sandbox1: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 55:
 
===Ricerca di connivenze===
Il movente spirituale non convinse i giudici, i quali ribatterono alle deposizioni affermando che, qualora fosse stata la mano di Dio a guidarli contro il papa, i congiurati non avrebbero avuto bisogno di usare alcuna arma. SospettavanoSi sospettava invece la presenza di mandanti più illustri e potenti dietro allaal congiuracomplotto, anche considerando le esorbitanti ricompense (sottoforma di somme di denaro, feudi e regalie varie) che i congiurati avevano promesso o sostenevano di voler elargire a diverse persone per cattivarsirenderle simpatieloro complici e complicità,non erischiare cheil linciaggio una volta ucciso il pontefice. Siffatte promesse infatti stridevano con il loro stato di indigenza.
 
Le indagini pertanto si appuntarono sui canali attraverso i quali i congiurati si erano procurati le armi: emerse che il Pelliccione aveva preso in prestito un pugnale lungo un palmo e mezzo dall'amico Simone della Barba, fratello dell'[[archiatra pontificio]] Pompeo (che con l'oscuro cavaliere condivideva l'abitudine a frequentare gli ambienti della magia e dell'astrologia). Da tale allarmante legame con una persona tanto vicina al pontefice non emerse tuttavia alcunché di rilevante ai fini dell'indagine. Si passò quindi ad esaminare lo stiletto di Benedetto Accolti, frattanto ritrovato sull'architrave di una finestra del palazzo Manfredi e che si sospettava fosse stato intinto nel veleno per rendere ancor più letali le ferite inferte; Benedetto minimizzò affermando che si trattava di un coltello di poco conto che usava portare sempre con sé per trinciare il cibo.
 
Un'altra pista che fu battuta peralla trovarericerca eventualidi connivenze fu quella dei vestiti: tutti i congiurati, sidate trovavanole inloro difficili condizioni economiche, tanto dasi essereerano costrettiridotti a prendere in prestito abiti adatti a presentarsi al cospetto di Pio IV da dei famigliari di [[Curzio Gonzaga]] e [[Ascanio Della Cornia]]; quest'ultimo nome probabilmente risultò particolarmente sospetto, in quanto il Della Cornia era un potente condottiero, che già in passato aveva rivolto i suoi soldati contro il papa (sotto il pontificato di [[Paolo IV]]). Di lì a poco egli fu imprigionato a [[Castel Sant'Angelo]] per degli abusi perpetrati nel suo feudo di [[Chiusi]], ma non emersero prove di un suo effettivo coinvolgimento nella congiura contro Pio IV.
 
Nel giro di circa una settimana la concordanza delle versioni fornite dai prigionieri si ruppe: solo il Canossa rimase fedele al movente spirituale
 
== Note ==