La voce fuori campo di un uomo narra una storia accaduta tanto tempo fa, che è giunta l'ora di poter raccontare perché ''oramai il vento ha spazzato il fetore dei cadaveri''. Parla della missione segreta che venne organizzata sul Borneo dai servizi segreti inglesi, per prendere contatto con gli indigeni aizzandoli alla rivolta contro gli occupatori giapponesi, in previsione di una prossima invasione dal mare degli Alleati. Era il [[1944]].
Lui è il capitano '''Fairbourne''' e ha un colossale aiutante, il sergente '''Tenga''', un [[kikuyo]] dei Fucilieri Reali. Atterrati ruvidamente in mezzo alla foresta, si imbattono in uno strano indigeno che parla l'[[lingua inglese|inglese]], '''Gway''', che si dichiara addirittura un [[Comanche]]. Li porta al suo villaggio, ma durante nella notte si ritrovano legati dagli indigeni e portati al cospetto del loro Re. Con sorpresa notano che si tratta di un bianco, con una leonina capigliatura bionda e lo sguardo di ghiaccio. Egli li guarda con disprezzo e non pare volere dare loro ascolto, ma dopo un giorno, li convoca per raccontargli la sua storia: scappato assieme ad altri disertori dalle [[Filippine]], dopo che il generale [[Douglas MacArthur]] era fuggito, arrivarono a ridosso di una spiaggia, ma alte onde travolsero la barca, ed uno di loro morì prima di arrivare a terra; il Re, '''Learoyd''', avvertì i suoi compagni che nelle case del villaggio c'erano ora i soldati giapponesi, loro non lo ascoltarono (o semplicemente vollero arrendersi) e vennero catturati. Learoyd vide terrorizzato i suoi commilitoni costretti a scavare le loro stesse fosse, prima di venire fucilati. Learoyd cercò di nascondersi alla caccia mortale dei soldati giapponesi. Aveva una [[pistola]] e si imbatté nel Colonnello, un misterioso ufficiale giapponese su di un cavallo bianco. Era nella condizione di sparargli, ma non osò. Si inoltrò nella foresta, tanto densa che non poteva nemmeno respirare. Non riuscendo a cacciare non aveva nessuna risorsa. Alla fine, 'qualcuno trovò lui'. Era la tribù delle lunghe capanne, che abitava sulle rive di un vicino fiume in enormi case di legno. Erano di religione animista e cacciatori di teste. Learoyd rischiava di morire. '''Lyam''' ''il magnifico'' voleva venderne la testa per calmare i giapponesi, che rendevano la vita difficile agli indigeni delle terre interne, controllando le coste e quindi gli scambi del sale. Ma le donne non volevano, poiché associavano al mare ed al sale i suoi occhi azzurri. E il sale, per il loro popolo, era 'la vita'. Inoltre il tatuaggio di un dragone, che Learoyd si fece fare una sera da ubriaco in un porto orientale, aiutò a considerarlo una creatura speciale. Ancora più importante, la sorella di Gway, '''Yoo''', si prese cura di Learoyd e lo aiutò a ristabilirsi e ad imparare la lingua locale. Una sera Lyam il magnifico venne pubblicamente contraddetto da Learoyd e si decise di risolvere la questione con un duello. Learoyd vinse dopo un accanito combattimento. Lo zio di Gway morì poco tempo dopo, e nella grande adunata pubblica che ne seguì egli ne approfittò per fare un grande discorso. La popolazione acclamò Learoyd come il nuovo Re. In poco tempo era così riuscito a passare da merce di scambio con i giapponesi a Re del popolo del fiume.
Fairbourne non rinuncia alla sua missione, quella di convincere gli indigeni ad attaccare i giapponesi. Comunica con la radio ai suoi superiori descrivendogli del Re, ma ha trasmesso per troppo tempo e i giapponesi se ne accorgono. Il giorno dopo bombardano il villaggio, non facendo molto danno, ma allarmando Learoyd, a cui Fairburne cerca di far ammettere l'impossibilità di sfuggire alla Storia ma il re gli risponde infuriato: ''Il mondo è così pieno di merda che prima o poi finisci per pestarla, e questo lei la chiama Storia?'' Alla fine ammette che ha bisogno di allearsi con gli inglesi per potere resistere alla guerra che presto si sarebbe scatenata, ma con qualche condizione. Vuole 'fucili' per non farsi togliere la libertà, 'e granate e bombe' così non gli toglieranno i fucili. Arrivano armi e altri soldati delle truppe speciali, stavolta statunitensi per istruire i 'selvaggi' all'uso delle armi moderne.
Learoyd nel frattempo si è ritrovato in conflitto anche con gli Alleati, che ovviamente non hanno rispettato alcun accordo e non lo riconoscono come Re. Fairbourne convince gli Alleati a non usare l'artiglieria contro i ribelli, ma a spegnere la rivolta tagliando i rifornimenti di sale, così lui e i suoi guerrieri scendono lungo il fiume e si consegnano ad un reparto di australiani. I soldati non lo rispettano, ma lo seviziano e torturano.
Tra gli uomini arresisi con Learoyd c'è anche il '''Colonnello Mitamura''', il capo della colonna fantasma, che aveva imbastito con loro una estemporanea alleanza contro gli Australiani. Egli è attualmente detenuto alla base, di lì a poco verrà impiccato per crimini di guerra. Fairbourne lo va a trovare per conoscerlo di persona e per chiedergli il perché di tanti eccidi. Il Colonnello, sereno e soddisfatto del suo ultimo pasto gli dice calmo che era suo dovere restare vivo e combattere. 'Tutti siamo sprofondati nell'orrore della guerra'. Si è unito a Learoyd perché è venuto da lui disarmato, a braccia aperte, come solo un Re poteva fare. Infine il colonnello risponde a Fairburne sul cannibalismo e i massacri: ''le dirò una cosa: non è la sete di sangue a rendere gli uomini simili a animali, ma è la fame di pane, o di riso''.
Learoyd viene trasportato verso gli [[USA]], dove verrà processato per diserzione. Fairburne è sulla stessa nave, disposto a seguire il processo. Ma ad un certo punto, nello stretto di Mindanao, questa si incaglia sulla barriera corallina e comincia ad affondare. Nella confusione del momento nessuno fa caso a Learoyd, ancora chiuso in una cella, ma Fairbourne va a liberarlo. ''Ma perché lo fa''? gli chiede Learoyd ''Per il Re!'' gli risponde Fairburne. Learoyd si butta in mare e raggiunge la costa, pronto ancora una volta a scappare per rifarsi una vita. Quella è l'ultima volta che Fairburne lo vede, mentre raggiunge a nuoto la costa.
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