Discussione:Storia dell'Islam/temp: differenze tra le versioni

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Non mi sembra vi fosse alcun intento diffamatorio verso alcuna religione di questa come di altre parti del pianeta. Mi sbaglio?
E, comunque, il tono delle discussioni culturali dovrebbe essere sempre non eccitato ma aperto alle opinioni diverse dalle nostre. Argomentiamo, ascoltiamo la controparte, e decidiamo infine se esiste una "verità" da difendere a spada tratta. Cloj--[[Utente:80.181.233.74|80.181.233.74]] 14:09, Giu 20, 2005 (CEST)
 
Anche io potrei iniziare a rispondere sciorinando il mio curriculum vitae, tuttavia non credo che ciò accrediterebbe vericidità alle mie osservazioni o oggettività alle mie opinioni. Inoltre, non sono certo i titoli e le prosopopee accademiche a donare una prospettiva corretta alla visione delle cose. Detto questo, che è un mio pensiero generale in cui credo sempre a prescindere dalla contingenza di questa situazione, credo che siamo arrivati al nocciolo della questione e proprio grazie a lei:
"Questo non è esattamente richiesto dal Cristianesimo .......L'aggettivo "classico" chiaramente si riferisce alla realtà occidentale cristiana. Classico per il lettore italiano".
Probabilmente è la mia posizione di partenza ad indurmi in errore, ma, correggetemi se sbaglio, ritengo che l'informazione e la conoscenza siano patrimonio comune degli uomini, dell'essere umano in quanto tale e questo a prescindere da ogni altra cosa. Ora, un'enciclopedia dovrebbe costituire una sorgente di informazioni per chiunque voglia accedervi a prescindere dalla sua appartenenza religiosa e culturale, tanto più oggi in cui viviamo in un contesto multiculturale e dalla religiosità plurale, in cui italiano non sempre fa rima con cristiano, ma, talvolta, anche con musulmano, e con molte altre cose. Il criterio di questa enciclopedia è quella di neutralità e ciò dovrebbe significare almeno tentare di svincolarsi da schemi mentali eurocentrici, o cristiano-centrici, poichè il cristianesimo non è la religione di tutto il mondo, nè della sua maggioranza e questo approccio non sarebbe giustificato neppure se lo fosse. Nè "quanto richiesto dal Cristianesimo", nè "la realtà occidentale cristiana" possono ergersi a paradigma delle cose del mondo, cosicchè ogni altra realtà debba essere misurata in sua funzione. E' questo approccio che non reputo giusto, che trovo dannoso e conflittuale e che appare anche in altre parti degli articoli sull'Islam, che non cito solo perchè non voglio entrare in polemica. In Europa vivono 20,5 milioni di immigrati, esseri umani provenienti da tutte le parti del mondo e dalle più disparate reatà culturali e religiose. Non è più solo l'Occidente dei Cristiani, lo è di tutti gli esseri umani che ci abitano, che ci lavorano, che pregano il loro dio con pari dignità.Con tutto rispetto, negli anni 60 l'italia era ancora un paese di emigrazione, oggi è di immigrazione:dai tempi di Bausani sono cambiate molte cose...e, in tutta sincerità, seppur non fossero cambiate, le avrei detto le stesse cose!Spero di non dispiacerle con le mie osservazioni, ma crede che sia giusto che un ragazzo o una ragazza musulamana, nati in Italia, cresciuti in Italia,che avessero bisogno di consultare questa enciclopedia, leggessero che la loro non è una religione nel senso classico del termine?
Io, da islamista, ma soprattutto da essere umano, mi sentirei mortificata nell'ergere la mia cultura e la mia religione a paradigma di tutti gli altri.
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