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Poiché i racconti dei soggetti rianimati (ad esempio i pazienti rianimati dopo una grave crisi cardiaca o per gravi traumi) e dei soggetti risvegliatisi dal [[coma]] costituiscono un corpus di testimonianze che ha alcune caratteristiche apparentemente omogenee, molti studiosi si sono interessati a tali fenomeni.<ref>[http://www.newdualism.org/nde-online.html Online NDE Scientific Papers]</ref>
Le teorie critiche sulle "NDE" si dividono sostanzialmente in due tipologie, una finalizzata a darne una spiegazione [[scientificascientistica]] e [[riduzionistica]]<ref> di [["ipotesi riduttiva"]] parlano esplicitamente [[Silvia Gaudenzi]] ([[astrofisica]], già [[Ricercatrice]] confermata presso l'[[Istituto Astronomico]], già impegnata presso il [[Dipartimento di Fisica]] dell'[[Università]] [["La Sapienza"]] di [[Roma]], membro del [[Consiglio Direttivo]] della [[SIPNEI]] - [[Società Italiana Psico-Neuro-Endocrino Immunologi]] -. In campo [[astrofisico]], [[fisico]] e [[biofisico]], ha svolto e svolge attività di [[insegnamento]] e [[studio]] e, in particolare, sta lavorando ad alcuni importanti [[esperimenti]] di [[biofisica]]. [[Autrice]], tra l'altro, di un singolare lavoro inerente l'[[origine]] e l'[[autenticità]] della [[Sindone]]) e [[Giuseppe Genovesi]] (Laureato in [[Medicina]], si è [[specializzato]] in [[Endocrinologia]], [[Psichiatria]] e [[immunologia]]. [[Ricercatore]] presso il [[Dipartimento di Fisiopatologia Medica]] dell'[[Università]] [["La Sapienza"]] di [[Roma]]. [[Autore]] di saggi ed articoli di interesse [[neuroendocrino]], [[psicoendocrino]] ed [[immunoendocrino]], è tra i [[Fondatori]] della [[SIPNEI]] - [[Società Italiana Psico-Neuro-Endocrino Immunologi]] -, con finalità di orientamento culturale verso la [[medicina olistica]]. Negli anni '94/'95 ha condotto uno specifico [[studio]] sull'[[NDE]], analizzando in particolare l'esperienza in alcuni soggetti [[ciechi dalla nascita]] e [[sordomuti]]), nella loro Relazione [["Indizi per un futuro scenario delle esperienze di premorte"]], in seno ad [["Eventi oltre la soglia. Atti del 6° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine"]], San Marino, 2002.</ref>, l'altra di carattere [[sopravviventistico]] e quindi [[metafisico]] (per quanto, a giudizio di [[Susan Blackmore]], sostenitrice in prima fila dell'[[ipotesi riduzionistica]], “Sono da rimproverare coloro che persistono in un confronto falso e inutile in bianco e nero tra le NDE come "vero, meraviglioso, spirituale ecc ecc" [contro] le NDE come "solo un’allucinazione di nessuna importanza." La verità, mi sembra, è che le NDE possano essere delle meravigliose esperienze che hanno fatto luce sulla condizione umana e sulle questioni della vita e della morte che cambia la vita.” <ref>[http://www.theatlantic.com/features/archive/2015/03/the-science-of-near-death-experiences/386231/]</ref>
E’ comunque da notare che agli argomenti stessi della [[Blackmore]] viene dedicata una critica puntigliosa di [[Greg Stone]], laureato in [[psicologia]] alla [[University of Colorado]].<ref>[http://www.near-death.com/experiences/articles001.html]</ref>
Ad ogni modo, dunque, come si può osservare, questa tendenza alla suddivisione, persiste; e, dunque, vediamola un po’ più in specifico:
• [[''teorie scientifichescientistiche/riduzionistiche']]': mettono in relazione il fenomeno con peculiari alterazioni transitorie di tipo chimico, neurologico o biologico, tipicamente presenti nel corpo umano in condizioni particolari come quelle prima descritte, quali l'[[ipercapnia]] ovvero l'impiego di farmaci.
Va osservato che la [[ketamina]] somministrata a dosaggi sub-anestetici determina nell'assuntore sensazioni simili, pur se non del tutto analoghe (Cfr. [[Marco Margnelli]], [[“NDE: neurochimica dell’agonìa?”]], da [[“NDE: territori oltre la vita, Atti 1° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine”, San Marino, 1997]]) alle esperienze ai confini della morte.
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