L'uomo senza qualità: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AlessioBot (discussione | contributi)
m Bot: +controllo di autorità
-wlink
Riga 149:
Fra gli innumerevoli temi toccati dal romanzo nelle sue migliaia di pagine si presenta con frequenza la distinzione fra mediocrità e genialità, la loro definizione, le colpe e i meriti che ad essi si assegnano.
 
[[Musil]] spesso utilizza paragoni scientifici, tratti dal mondo fisico e matematico; egli fu un ingegnere (affascinato dalle teorie di [[Ernst Mach]], per i suoi ragionamenti); in questo caso, rifacendosi alla [[teoria cinetica dei gas]], paragona l'individuo e le sue idee ad una particella in moto casuale nel mondo. Così come il fisico è in grado di dare informazioni su pressione, temperatura ecc. di un gas semplicemente mediando l'imprevedibilità dei movimenti delle particelle, allo stesso modo per il mondo le informazioni significative giungono da medie. Dunque il Progresso, la situazione storica, le idee dominanti non sono che valori mediati in lento movimento, così come i parametri termodinamici in una trasformazione quasi-statica.
 
Quello che appare è allora l'inutilità del moto personale: esso può essere secondo o contro corrente, verso l'alto o verso il basso, teso al futuro o rivolto al passato. Lo stato di un [[atomo]] in un gas è assolutamente ininfluente, in una popolazione così numerosa, sul comportamento del valore medio e "Dio e il mondo badano soltanto a lui e non a noi" afferma l'autore. La Storia del mondo è allora Storia della mediocrità e questo è per Musil non senza scopo: tale configurazione permette di pesare gli alti e i bassi, la presenza di progressi e regressi, le forze e le debolezze, i diritti concessi e quelli strappati, in una parola l'"inafferrabilità spirituale" della vita giungendo a preservarne uno stato medio.