Quinto Petilio Ceriale: differenze tra le versioni
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|titolo = [[Console romano|Console]] dell'[[Impero romano]]
|nome completo = Quintus Petilius Cerialis o Cerealis
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|data di nascita = ca. [[29]]
|data di morte = ''post'' [[83]]
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ?
|Attività = militare▼
|Epoca = 0
▲|Attività = militare
|Attività2 =
|AttivitàAltre =
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== Vita ==
=== Origini ===
Ceriale nacque probabilmente in Umbria dal senatore Petilio Rufo; suo fratello più grande potrebbe essere stato [[Cesio Nasica]], che tra il [[52]] e il [[57]], al tempo del [[Proconsole|governatorato]] in [[Britannia romana|Britannia]] di [[Aulo Didio Gallo]], sconfisse [[Venuzio]] della tribù dei [[Briganti (tribù)|Briganti]].
Sposò [[Flavia Domitilla Minore]], la figlia di Vespasiano morta prima del 1º luglio 69, più giovane di lui di almeno dieci anni. Ebbero due figli, Gaio Petilio Firmo, ufficiale della [[Legio IIII Flavia Felix|Legio IIII ''Flavia Felix'']], e Quinto Petilio Rufo, [[console (storia romana)|console]] nell'[[83]].
=== In Britannia ===
Il suo primo incarico importante fu quello di [[legatus|legato]] della [[Legio VIIII Hispana|Legio VIIII ''Hispana'']] in [[Britannia romana|Britannia]], durante il [[Proconsole|governo]] di [[Gaio Svetonio Paolino]]. Partecipò alla repressione della rivolta guidata dalla regina [[iceni|icena]] [[Boudica]] ([[60]]/[[61]]), sebbene avesse in precedenza subito una sconfitta, mentre tentava di portare aiuto alla città di ''Camulodunum'' (oggi [[Colchester]]), che fu poi distrutta dai ribelli.<ref>Tacito, ''Annales'', xiv. 32.</ref> È possibile che la sconfitta, che causò perdite pari ad un terzo della legione, fosse in qualche modo imputata a Ceriale, dato che non proseguì nel ''[[cursus honorum]]'' ricevendo il consolato.
=== Anno dei quattro imperatori ===
Durante la guerra civile seguita alla morte di [[Nerone]], conosciuta come "[[Anno dei quattro imperatori]]", in quanto parente di Vespasiano Ceriale fuggì da [[Roma]], nella quale [[Vitellio]] era ancora forte malgrado la sconfitta nella [[seconda battaglia di Bedriaco]].
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=== Rivolta batava ===
Ceriale venne inviato in [[Germania inferiore]] a fronteggiare la [[rivolta batava]], guidata dal principe romanizzato [[Gaio Giulio Civile]]. Questa rivolta, che era scoppiata quando Vespasiano non aveva ancora preso saldamente il potere, aveva visto quattro legioni romane arrendersi al nemico.<ref name="GFlavioVII.4.2">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', VII, 4.2.</ref> Ceriale, a capo di un forte esercito costituito dalle legioni [[Legio VIII Augusta|VIII ''Augusta'']], [[Legio XI Claudia|XI ''Claudia'']], [[Legio XIII Gemina|XIII ''Gemina'']], [[Legio XXI Rapax|XXI ''Rapax'']] e la neo-reclutata [[legio II Adiutrix|II ''Adiutrix'']], attraversò le [[Alpi]], approfittando della mancata guardia dei valichi del [[Gran San Bernardo|Grande]] e [[Piccolo San Bernardo]] e del [[Monginevro]] da parte del rivoltoso [[Giulio Tutore]], entrando nella provincia. Ulteriori rinforzi vennero dalla Britannia, con il distaccamento della [[Legio XIIII Gemina|XIIII ''Gemina'']], e dalla [[Hispania]], con l'arrivo della [[Legio I Adiutrix|I ''Adiutrix'']] e della [[legio VI Victrix|VI ''Victrix'']].<ref>Tacito, ''Historiae'', iv.68.</ref>
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Nel [[74]] Ceriale lasciò l'isola e tornò a Roma, dove rivestì la carica di [[Console (storia romana)|console]] suffetto per la seconda volta. Nell'[[83]] divenne console per la terza volta, come collega di rango inferiore dell'imperatore [[Domiziano]].
Ceriale era molto noto per essere un donnaiolo, ed ebbe molte conquiste in questo senso, anche durante le sue imprese militari.<ref>Alberto Angela, ''Impero. Viaggio nell'Impero di Roma seguendo una moneta'',
== Note ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Antica Roma|storia}}
{{
[[Categoria:Governatori romani della Britannia|Cereale]]
[[Categoria:Consoli imperiali romani|Cereale]]
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