S-Boot: differenze tra le versioni
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Le Schnellboote furono definite da molti esperti navali come le migliori realizzazioni della loro categoria. Per varie ragioni, quelle che poi diverranno le marine da guerra dell'Asse fruirono di un'insuperata esperienza nel campo delle unità veloci, di cui si intraprese la costruzione già nel periodo precedente alla [[Prima guerra mondiale]].
Inizialmente queste unità furono definite Unterseebot Zerstörer (cacciasommergibili) e Motoscafi Anti-Sommergibili o Motobarche Armate, in quanto fu attribuita loro un'importante missione antisommergibili. In seguito la [[Kaiserliche Marine]] (marina imperiale) adottò la designazione di Luftschiffmotorenboot (battello con motore di aeronave) o L-Boote e, quindi, dal novembre [[1917]], le unità divennero LM-Boote, con lo stesso significato. Questi motoscafi ebbero motori Maybach da 240CV da [[dirigibile]] e furono armati con un cannone da
Nel [[1923]] la Reichsmarine incaricò il [[Capitano di vascello]] Walter Lohmann e il [[Tenente di vascello]] Friedrich Ruge di avviare un programma di sviluppo di unità costiere veloci, nascondendo i progetti sotto sigle di copertura e facendo ricorso a uffici tecnici privati. La loro attività passò inosservata alla commissione alleata di controllo dell'armistizio ma non all'opposizione parlamentare, contraria al riarmo della Germania, per cui nel [[1928]] Lohmann fu costretto alle dimissioni. Il programma, comunque, andò avanti ugualmente. Già nel [[1926]] lo studio Abeking & Rasmussen progettò la K-Boot sperimentale, ispirandosi da vicino alla Coastal Motor Boat della Thornycroft inglese. Ne nacque un motoscafo di circa 18m di lunghezza, con due motori a benzina da 450CV, armato con due tubi lanciasiluri da 457mm rivolti all'indietro. Contemporaneamente, i cantieri Lürssen costruirono su iniziativa privata una motosilurante leggermente più grande, indicata come Lür, lunga poco meno di 20m e spinta da tre motori Maybach da 450CV. La costruzione era in mogano, con chiglia arrotondata, di disegno simile a quello dell'Express Motor Cruiser da turismo che negli anni '20 aveva successo sul mercato americano. Entrambe queste unità furono accuratamente valutate, ma l'attenzione dell'Ammiragliato tedesco si appuntò sull'Oheka II, un "motoryacht" di 22,50m con tre motori Maybach da 550CV, costruito dalla Lürssen per il banchiere Otto Herman Kahn. Questo battello aveva una struttura in lega leggera rivestita in legno e offriva ottime doti marine. Un'unità di questo tipo fu ordinata dalla Reichsmarine nel novembre [[1929]] come UZ(S) 16, cioè Unterseeboot Zerstörer (Schnell), ma nel [[1932]] divenne Schnellboot 1, S-boot 1 o S-1.
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Lo sviluppo delle Schnellboote fu caratterizzato dalla continua crescita e, infatti, le '''S-7''', entrate in servizio tra l'ottobre del [[1934]] e il dicembre del [[1935]], erano dei bei motoscafi con la prua allungata di 4,50m e un dislocamento di 68t. Questi battelli avevano una linea tradizionale, con la prua piuttosto verticale e lo specchio di poppa completamente piatto e verticale. Le S-7 non erano sufficientemente veloci per la Kriegsmarine, che ne ebbe soltanto sette, ma interessarono alcune marine straniere: la [[Cina]] ne volle tre, 5 andarono alla [[Bulgaria]] e 8 alla [[Jugoslavia]]. La classe '''S-14''' del [[1936]] era ancora più grande per accogliere un motore MAN L 11/Zu Diesel a 11 cilindri ma anche questa versione venne costruita soltanto in due unità. Partendo dal progetto dell'S-7, nel [[1938]] fu avviata la costruzione di otto '''S-18''', con tre nuovi motori Daimler-Benz MB 501 Diesel da 2050CV, con i quali i battelli arrivavano a 39,5 nodi (73 km/h). Sempre sulla base dello stesso progetto, nel [[1939]] e nel [[1940]] furono costruite quattro '''S-26''', immediatamente riconoscibili per un castello di prua che nascondeva i due tubi lanciasiluri da 533mm, dando alla prora di queste unità un aspetto caratteristico che sarà mantenuto da tutte le classi successive. Le S-26 arrivarono a 35 m e a 84 t.
Mentre erano in produzione le S-26, la Lürssen sviluppò un nuovo tipo su richiesta della Cina, basandosi sul progetto di alcune navi della classe S-7. Si trattava dell''''S-30''', un battello leggermente più piccolo, lungo 32,80m e con un dislocamento di 70t, che, con tre motori MB 502 da 2000CV, raggiungeva i 36 nodi (67 km/h). Il governo tedesco bloccò la vendita e la Kriegsmarine incamerò le prime otto unità e ne ottenne altre otto, tutte con prua modificata per incorporare i lanciasiluri. La produzione delle S-26 riprese nel 1939 con una versione, l''''S-38''', oggetto di modifiche e varianti, costruita in 91 unità. La sottoclasse '''S-38b''', in costruzione a partire dall'S-69, era il risultato di un progetto maturo e altamente efficace, dalla lunghezza di circa 35m e con dislocamento standard di 84t e 104t a pieno carico. I suoi motori erano i [[Daimler-Benz]] MB 511 a 12 cilindri, raffreddati a liquido, da 2200CV che consentivano una velocità massima di 39,5 nodi. Le S-38b erano normalmente armate con due lanciasiluri da 533mm più un cannone Rheinmetall MG C/38 da 20mm in postazione prodiera, un impianto binato Zwillingsockel 36 con due mitragliatrici [[MG 34]] da 7,
Nel dopoguerra una si queste unità venne acquistata dalla [[Marina Militare]] nel mercato dell'usato e dopo lavori di ripristino venne immesa in servizio come [[MC 485]], operando sino al [[1965]].
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Prendendo come esempio la classe S-38b troviamo un impianto propulsivo costituito da tre Daimler-Benz MB 511; questi motori erano, in pratica, gli MB 501 Diesel a 20 cilindri a V dotati di sovralimentatori meccanici che ne aumentavano la potenza a 2500CV. Gli scafi, costruiti dalla Lürssen di Vegesack, dai cantieri Schlichtling di Travemünde, dalla Gusto di Schiedam (nei Paesi Bassi) e dalla Danziger Waggonfabrik di [[Danzica]], erano in legno di [[quercia]] e [[pino]] con ordinate in lega leggera d'[[alluminio]], con alcune paratie in [[acciaio]], così come d'acciaio erano i supporti dei motori. La parte esterna dello scafo era in [[Cedrus|cedro]] e [[mogano (legno)|mogano]], mentre il ponte era in pino dell'Oregon rivestito di tela verniciata.
L'armamento principale era costituito da due tubi lanciasiluri prodieri da 533mm, che potevano essere mantenuti carichi, per cui, utilizzando le quattro culle esterne, la dotazione totale dei siluri poteva arrivare a sei, anche se normalmente non se ne imbarcavano più di quattro; soprattutto sulle unità che avevano il ponte di comando protetto (chiamato Kalotte), i siluri di riserva non venivano quasi mai trasportati per risparmiare peso. Normalmente i siluri erano i G 7a da 1528 kg ma dal giugno [[1944]] si aggiunsero i T 3d Dackel a grande raggio da 2216 kg e i T 5a Zaunkönig ad autoguida acustica da 1497 kg. L'armamento secondario normalmente comprendeva un cannone Rheinmetall MG C/38 da 20mm, brandeggiabile a mano, da una postazione a prua, con installazione Drehkranzlafette 41; su alcune unità vi era anche un'installazione Flakvierling con quattro armi che, tuttavia, richiedeva ben 7-8 serventi. A poppavia vi era la postazione per un cannone svedese Bofors Flak 28 da 40mm costruito su licenza, anch'esso con necessità di 7 serventi. Sulle S-100 il suo posto venne preso da una torretta con un'arma antiaerea da
Facevano parte dell'armamento anche 8 bombe di profondità, bombe a mano a disposizione dell'equipaggio e mine di vario tipo. Queste unità erano dotate di efficienti idrofoni ma raramente montavano un [[radar]], in quanto di norma operavano in contatto radio continuo con le stazioni di scoperta a terra. Tuttavia, verso la fine del 1943, su alcune Schnellboote venne montato un radar FuMo 71 Liechtenstein B/C di derivazione aeronautica. Al contrario, a guerra inoltrata, le motosiluranti tedesche poterono essere fornite di diversi tipi di sistemi di scoperta passiva, basati sull'intercettazione delle emissioni radar nemiche, come il FuMB Ant 3 Bali 1, il FuMB 32 Flores, il FuMB 24 Cuba 1a, i FuMB 23 e 28 Naxos o il FuMB 26 Tunis.
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