Dimetilfumarato: differenze tra le versioni

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=== Modalità di assunzione di dimetilfumarato ===
Il DMF è commercializzato con il nome Tecfidera® sotto forma di capsule rigide per assunzione orale. La dose iniziale raccomandata è di 120 &nbsp;mg due volte al giorno. Dopo 7 giorni, la dose iniziale è sostituita da quella regolare di 240 &nbsp;mg due volte al giorno. Le capsule devono essere ingerite intere, con un po’ d’acqua, senza essere divise, schiacciate, sciolte, succhiate o masticate, per non alterare il rivestimento delle capsule, che protegge lo stomaco da alcuni effetti indesiderati. L’assunzione del medicinale con il cibo non è necessaria, ma può contribuire a ridurre gli effetti indesiderati del farmaco, quando presenti. Invece, il consumo di bevande alcooliche entro un’ora dall’assunzione del farmaco deve essere evitato perché può causare gastrite (infiammazione della mucosa dello stomaco) in soggetti predisposti.<ref name=":4" />
 
== Uso industriale di dimetilfumarato ==
Caratterizzato da elevata [[Igroscopia|igroscopicità]] (capacità di assorbire molecole d’acqua) e potere fungicida, in passato il DMF ha trovato applicazione come deumidificante e antimuffa e veniva posto in appositi sacchettini, talvolta con la denominazione “silica gel”, all’interno di mobili o scatole di calzature e borse in pelle, per evitarne il deterioramento durante trasporto e immagazzinamento in ambienti a elevata umidità.<ref>{{Cita web|autore = Stefanelli P e Settimi L.|url = http://www.iss.it/binary/publ/cont/11_3_web.pdf|titolo = Sorveglianza e prevenzione delle esposizioni a dimetilfumarato in Italia. Rapporti ISTISAN 11/3|accesso = |editore = ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ.|data = marzo 2011}}</ref> Per evaporazione, il DMF impregna il prodotto proteggendolo dalla comparsa di muffe, ma contemporaneamente può avere effetti irritanti sulla pelle dei soggetti che entrano in contatto con il prodotto stesso, provocando una dermatite da contatto accompagnata da prurito, irritazione, rossore e bruciore e, in alcuni casi più gravi, anche da disturbi respiratori acuti. Si è quindi concluso che la presenza di tale sostanza nei prodotti di consumo costituisce un rischio grave per i consumatori e dal 2009 la produzione dei preparati a base di DMF è vietata negli stati dell’Unione Europea.<ref>{{Cita web|autore = European Commission|url = http://europa.eu/rapid/press-release_IP-09-190_en.htm|titolo = Consumers: EU to ban dimethylfumarate (DMF) in consumer products, such as sofas and shoes|accesso = |editore = |data = 29 gennaio 2009}}</ref> Per i prodotti fabbricati al di fuori degli Stati comunitari, l’importazione in Europa è consentita solo se contengono concentrazioni di DMF non superiori al limite di 0.1 &nbsp;mg per KG (delibera 2009/251/CE del 17 marzo 2009).<ref>{{Cita web|autore = Ministero della Salute|url = http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_newsAree_609_listaFile_itemName_2_file.pdf|titolo = Bustine-sacchetti con polverina antimuffa|accesso = |editore = |data = 19/03/2009}}</ref>
 
==Note==
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