Ted Grant: differenze tra le versioni

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Ted Grant si considerava un marxista, un [[leninismo|leninista]] ed un trotskista. Le sue idee si distinguono per una forte enfasi sui seguenti aspetti:
* La caratterizzazione degli Stati cosiddetti a "socialismo reale" sorti dopo la Seconda Guerra Mondiale come [[Stato proletario deformato|''"Stati operai deformati"'']] ovvero regimi di ''"[[bonapartismo]] proletario"'', senza quindi distinzione qualitativa rispetto all'[[Unione Sovietica|URSS]] [[stalinismo|stalinista]].<ref>{{en}} [http://www.tedgrant.org/archive/grant/1949/cliff.htm ''Reply To Tony Cliff''], 1949.</ref> Grant ha in particolare sviluppato un approfondimento teorico della teoria di [[Lev Trotsky|Trotsky]] sul bonapartismo proletario che lo conduceva a ritenere probabile, nel contesto degli anni dal [[1945]] al [[1991]], la formazione di nuovi "Stati operai" burocratizzati in Paesi economicamente arretrati anche sulla base di colpi di Stato militari di sinistra e di movimenti guerriglieri contadini.<ref>{{en}} [http://www.tedgrant.org/archive/grant/1949/01/china.htm ''The Chinese Revolution''], gennaio 1949.</ref> Secondo Grant, le differenze tra questi Paesi sono secondarie e le polemiche che sorgono tra i loro dirigenti strumentali ed espressione di contrapposizioni burocratiche.<ref>{{en}} [http://www.tedgrant.org/archive/grant/1948/07/yugoslavia.htm ''Behind The Stalin-Tito Clash — Yugoslavs Too Independent''], luglio 1948.</ref><ref>{{en}} [http://www.marxist.com/TUT/TUT5-3.html ''Will There Be A Slump?''], 1960.</ref> Diversamente dalla maggior parte dei gruppi trotskisti, Ted Grant riteneva che anche la [[Birmania]] e la [[Siria]], nonostante non utilizzassero una retorica comunisteggiante, rientrassero in questa casistica nel periodo in cui avevano un'economia pianificata.<ref>{{en}} [http://www.marxist.com/TUT/TUT4-4.html ''The Colonial Revolution and the Deformed Workers' States''], luglio [[1978]] (estratto).</ref> Per tutti questi Paesi, Grant riteneva valida la classica rivendicazione trotskiana di una "rivoluzione politica" dei lavoratori che stabilisse una [[soviet|"democrazia operaia"]] pur preservando la pianificazione economica, sullo stile di quanto rivendicato dall'ala operaia della [[Rivoluzione Ungherese del 1956]].<ref>{{en}} [http://www.tedgrant.org/archive/grant/1956/11/hungary.htm ''Hungary And The Crisis In The Communist Party''], lettera aperta ai membri del [[Partito Comunista Britannicodi Gran Bretagna]], novembre 1956.</ref>
* L'accentuazione dell'importanza della tattica del [[fronte unico]] elaborata dalla [[Terza Internazionale]] negli anni Venti e una riformulazione della tattica [[entrista]] proposta in alcuni casi da Trotsky ai suoi seguaci negli anni Trenta. Secondo Grant, l'entrata dei gruppi trotskisti nei grandi partiti di sinistra e nelle organizzazioni sindacali più importanti era un'applicazione concreta del fronte unico alle condizioni in cui si sono trovati a lavorare i trotskisti dopo il 1945, in un contesto in cui la [[Quarta Internazionale]] non è certo diventata un punto di riferimento per la gran parte dei lavoratori e dei giovani di sinistra. In particolare a partire dalla fine degli anni Cinquanta, Ted Grant sviluppò una concezione originale di entrismo (definita ''"diversa dall'entrismo classico"'' e anche in contrapposizione con l'''"entrismo profondo"'' [[Michel Pablo|pablista]]) per cui i rivoluzionari devono svolgere lavoro politico ''"dentro, fuori e attorno alle organizzazioni di massa"'' in quanto ''"i lavoratori, quando iniziano a muoversi, lo fanno attraverso le proprie organizzazioni tradizionali di massa"'' e quindi ''"fuori dal movimento operaio non c'è nulla"''.<ref>{{en}} [http://www.tedgrant.org/archive/grant/1959/03/entrism.htm ''Problems Of Entrism''], marzo 1959.</ref> Questa posizione farà sì che i gruppi che fanno riferimento al pensiero di Ted Grant tendano a prendere fortemente le distanze dalla maggior parte delle organizzazioni che si rifanno alla Quarta Internazionale, considerandoli caduti vittima di degenerazioni [[settarismo|settarie]] e sotto l'influenza di ideologie della piccolo borghesia ([[guerriglia|guerriglierismo]], [[nazionalismo]] di sinistra, [[studentismo]], [[terzomondismo]], [[femminismo]] ecc.).