La 2-Day Diet è un tipo di digiuno intermittente presentato dalla Dietista e Ricercatrice britannica Michelle Harvie nel 2011 che potrebbe essere riconosciuto come il terzo modello di digiuno intermittente testato nella Ricerca. Questa dieta è stata dapprima testata con successo in alcune ricerche del 2011<ref name="Harvie">Harvie et al. The effects of intermittent or continuous energy restriction on weight loss and metabolic disease risk markers: a randomised trial in young overweight women. Int J Obes (Lond). 2011 May; 35(5): 714–727.</ref><ref name="Harvie1">Harvie et al. Intermittent dietary carbohydrate restriction enables weight loss and reduces breast cancer risk biomarkers. Thity-Fourth Annual CTRC-AACR San Antonio Breast Cancer Symposium 2011 6-10 Dec. San Antonio (Texas)</ref>, e poi descritta più nel dettaglio nel 2013 all'interno dell'omonimo libro della stessa Harvie, co-autrice con il Prof. Tony Howell<ref>Harvie M, Howell T. The 2-Day Diet: Diet Two Days a Week. Eat Normally for Five. Random House, 2013</ref>. In linea generale si prevedono 5 giorni settimanali di alimentazione ad libitum (teoricamente eucalorica), alternati a 2 giorni consecutivi in cui si prevede undi semi-digiuno/VLCD da circa 500-600 kcal. Questo modello sarebbe una sorta di ADF più moderatamoderato, che al contrario di alternare un giorno "libero" a un giorno di digiuno in maniera continua, consiste in 5 giorni consecutivi di alimentazione libera e solo 2 giorni consecutivi di alimentazione ristretta. Lo logica è la medesima, ma all'interno di una settimana prevede solo 2 giorni di VLCD/semi-digiuno invece di 4 giorni settimanali; di conseguenza il deficit calorico su base settimanale può essere facilmente inferiore a quello indotto dal ADF.
Nella prima ricerca in cui la 2-Day Diet è stata testata (pubblicata sulla rivista medica International Journal of Obesity), questa si componeva da 5 giorni di alimentazione eucalorica (normocalorica) e 2 giorni consecutivi di dieta VLCD con il 75% di restrizione calorica o circa 500 kcal/die<ref name="Harvie" />. Lo studio successivo ha presentato un'altra variante in cui nei 2 giorni di semi-digiuno da 650 kcal venivano limitati i carboidrati a 50 g (200 kcal)<ref name="Harvie1" />. Questo protocollo, oltre a rispettare i canoni generali del digiuno intermittente, sembra riproporre la strategia delle giornate di "scarica di carboidrati" tipiche dei regimi carb cycling adottati da molti bodybuilder. In questi studi la 2-Day Diet ha dimostrato di ridurre il peso e il grasso corporeo e di migliorare la sensibilità insulinica in maniera simile o superiore ad una normale dieta ipocalorica da 1500 kcal/die, quando in entrambi i casi l'apporto calorico settimanale era il medesimo. Questo modello alimentare condivide le caratteristiche fondamentali con la Fast diet 5:2 trattata in seguito.