Enel: differenze tra le versioni

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|forza_cat_anno = 1962
|luogo_fondazione=[[Roma]]
|data_chiusura =
|nazione = ITA
|sede= [[Roma]]
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|slogan=
|persone_chiave= 
* [[Maria Patrizia Grieco]], [[Presidente]]presidente
* [[Francesco Starace]], [[Amministratoreamministratore delegato]] e Direttoredirettore Generalegenerale
|industria=produzione, distribuzione e vendita di energia, servizi
|prodotti=[[Elettricità]][[Gas naturale]]
[[Elettricità]]
[[Gas naturale]]
|fatturato = {{loss}}75.791 milioni [[€]]<ref name="www.enel.com">[http://www.enel.com/it-IT/media/press_releases/enel-il-consiglio-di-amministrazione-approva-i-risultati-2014/r/1663453 Enel: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati 2014]</ref>
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}}
 
'''Enel''' è un'[[azienda multinazionale]] produttrice e distributrice di [[energia elettrica]] e di [[gas]].
 
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L'Enel fu coinvolta nel [[disastro del Vajont]], accaduto il 9 ottobre [[1963]] al [[bacino idroelettrico|bacino]] del [[Diga del Vajont|Vajont]], [[invaso]] artificiale sfruttato per produrre una grande quantità di [[energia idroelettrica]], sulle cui acque cadde una frana di 260 milioni di metri cubi. L'impianto era stato realizzato dalla [[Società Adriatica di Elettricità|Sade]] e il 14 marzo 1963 era stato appena conferito nell'ambito del processo di nazionalizzazione alla neonata Enel. L'impatto della frana nel lago provocò delle ondate, entro e fuori la [[valle del Vajont]], che lambirono i paesi di [[Erto e Casso]] e che scavalcarono la diga, distruggendo i paesi a valle di [[Longarone]], Pirago, Rivalta, Villanova e Faè. Questo disastro causò circa duemila vittime. L'Enel fu imputata al processo come società responsabile del disastro, aggravata dalla prevedibilità dell'evento. Nel 1964, anche la [[Montedison]] fu coinvolta nel processo, avendo acquisito la [[Società Adriatica di Elettricità|SADE]], costruttore dell'impianto.
<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/06/24/vajont-il-risarcimento-montedison.html|titolo=Vajont, il risarcimento Montedison|data=24 giugno 1999|accesso=29 novembre 2014|editore=La Repubblica }}</ref> Le due società furono condannate a risarcire i danni alle comunità coinvolte nella catastrofe.
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=== 1970–1980: crisi energetica e ricerca di nuove fonti ===
 
[[File:Enel - Per una migliore e più economica utilizzazione dell'energia.png|thumb|Pubblicità Enel "Per una migliore e più economica utilizzazione dell'energia" negli anni della crisi energetica (1976-1977)<ref>{{cita web|url=http://www.itimarconi.it/PROGETTI/SITO%20PRESENZANO/la_storia%20in%20italia%20tappa4.htm|titolo=La storia dell'elettricità in Italia|sito=itimarcon.it|accesso=5 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita libro|titolo= La Civiltà cattolica|editore= La Civiltà Cattolica|anno=1977|volume=Volume 1 - Quaderno 3040 - 19 febbraio 1977}}</ref>|345x345px]]
 
Gli anni '70 furono caratterizzati da una forte crisi energetica che portò a drastiche misure di ''austerity'' e alla definizione di un piano energetico nazionale che definì come obiettivo la costruzione di nuove centrali elettriche e la ricerca di nuove fonti energetiche.
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{{vedi anche|crisi energetica (1973)|Austerity}}
 
Nel 1975, in seguito alla [[crisi energetica (1973)|crisi petrolifera]] e al piano di [[Austerity]], con la definizione del primo [[Energia nucleare in Italia#Il primo Piano Energetico Nazionale del 1975|piano energetico nazionale]] (PEN), si puntò a sostituire la dipendenza dagli idrocarburi con l'utilizzo di altre fonti energetiche, tra cui idroelettriche, geotermiche, incremento dell'uso del carbone, il ciclo dei rifiuti e in particolare con l'utilizzo dell'[[energia nucleare]].<ref name="libro_9788813274382" /><ref>{{cita libro|titolo= Energia per l'industria in Italia: la variabile energetica dal miracolo economico alla globalizzazione|autore=Antonio Cardinale|autore2=Alessandro Verdelli|editore= FrancoAngeli|anno=2008|pp=64-65|isbn= 978-88-464-9264-7}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.linkiesta.it/blogs/officine-democratiche/il-piano-energetico-nazionale-un-obiettivo-primario|titolo= Il Piano energetico nazionale: un obiettivo primario di cui si sente il bisogno|sito=Linkiesta|accesso=3 febbraio 2015|data=5 ottobre 2012|autore=Enrico Pietrella}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1975-08-23&atto.codiceRedazionale=075U0393|sito=Normattiva|titolo= Legge 2 agosto 1975, n. 393|data=2 agosto 1975|accesso=5 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stampati/pdf/015_037001_F004.pdf|titolo=Relazione del Consiglio di amministrazione - Atti della Camera dei Deputati - V Legislatura|formato=pdf|autore=Collegio dei revisori|data=3 maggio 1968|accesso=19 aprile 2015}}</ref>
 
==== Nuovi impianti ====
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* Tra il 1972 e il 1978 venne realizzata la centrale idroelettrica del Taloro, in [[provincia di Nuoro]] ([[Sardegna]]).<ref>{{cita web|url=http://www.ingdemurtas.it/energia/centrali/taloro/|titolo= Centrale idroelettrica del Taloro|sito=Ing. De Murtas|accesso=6 febbraio 2015}}</ref>
* Nel 1973 entrò in servizio la [[centrale idroelettrica di San Fiorano]] ([[Lombardia]]).
* Nel 1977 fu avviata la centrale termoelettrica [[Torre del Sale]] in località [[Piombino]] ([[Toscana]]).<ref>{{cita libro|titolo= Atti della Società toscana di scienze naturali, residente in Pisa: Memorie|volume=86|editore= Società toscana di scienze naturali|anno=1980}}</ref>
* All fine degli anni '70 iniziò la costruzione della [[centrale termoelettrica di Porto Tolle]] la cui prima sezione entrò in servizio nel 1980.<ref>{{cita libro|titolo= Atti della tavola rotonda tenuta a Bologna il 26 giugno 1979 su il delta del Po: sezione idraulica|editore= Tipografia compositori|anno=1986|p=33}}</ref><ref>{{cita libro|titolo= Relazione generale sulla situazione economica del paese|volume=1|editore= Instituto Poligrafico dello Stato|anno=1980|p=109}}</ref>
* Tra il 1971 e il 1977 fu avviata la sperimentazione di impianti di trasmissione a 1000 kV a [[Suvereto]] ([[Toscana]]).<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/energia-elettrica_res-67a29516-87e9-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=Energia elettrica|autore=Gianfranco Castelli|autore2=Angelo Camplani|autore3=Raffaele Albano|accesso=6 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|titolo= La fisica dell'ultimo trentennio: prolusione tenuta per l'inaugurazione dell'anno accademico 1976-1977, nella cerimonia solenne del 12 novembre 1976, onorata dalla presenza del Presidente della Repubblica|autore=Emilio Segrè|editore= Accademia Nazionale dei Lincei|anno=1977|p=5}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|titolo= L'Energia elettrica|volume=54|editore=Centro elettrotecnico sperimentale italiano "Giacinto Motta"|anno=1977}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ieeexplore.ieee.org/stamp/stamp.jsp?arnumber=5511944|titolo=The 1000 kV Project|autore=L. Paris|lingua=inglese|}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.enel.tv/entities/progetto-1000-kv-la-linea-aerea/|sito=Enel.tv|titolo=Progetto 1000 kV - La linea aerea|accesso=6 febbraio 2015|data=1978}}</ref>
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Nell'ambito delle [[energie alternative]]:
* Nel 1981 Enel fu la prima società al mondo, con il contributo della [[Comunità Economica Europea]], a realizzare e ad allacciare una centrale solare (la centrale Eurelios di [[Adrano]] in [[Sicilia]]) alla rete elettrica in via sperimentale (la centrale venne chiusa nel 1987),<ref>{{cita libro|titolo= Guida All'energia Solare|p=231|editoreditore= Edizioni Mediterranee|anno=1983}}</ref><ref name="libro_cronache_naturali" /><ref>{{cita libro|titolo= Rapporto Energia e ambiente|volume=1-2|editore= ENEA, Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente|anno=2003|p=234}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Oggi|volume=37|editore=Rizzoli Editore|anno=1981|p=50}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.gses.it/pub/CSILVI_EAI_02-2010.pdf|sito=Gruppo per la storia dell’energia solare (GSES)|titolo=Storia del vapore e dell’elettricità dal calore del sole con specchi piani o quasi piani: possibilità esplorate dagli scienziati italiani sin dall’Ottocento|accesso=5 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.catania-sicilia.it/adrano.htm|sito=Catania Sicilia|titolo=Adrano|accesso=5 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://daily.wired.it/foto/2011/05/31/centrale-solare-eurelios.html|titolo= La più grande centrale solare termoelettrica al mondo|sito=Wired Italia|accesso=5 febbraio 2015|data= 31 maggio 2011|autore=Tiziana Moriconi}}</ref>
* Nel 1984 entrò in servizio la prima [[centrale fotovoltaica]] di Vulcano ([[Sicilia]]),<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/07/energia-alle-eolie-verra-da-sole.html|titolo=L'energia alle Eolie verrà dal sole e dal vento|data=7 ottobre 1984|accesso=10 febbraio 2015|sito=La Repubblica.it}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.liceopalmeri.it/local/comenius/comenius_3/lavori%20preparatori2/sicilia%20impianti%20fotovoltaici%20ed%20eolici.pdf|titolo=Centrali fotovoltaiche|accesso=10 febbraio 2015|sito=Liceo Palmeri}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rse-web.it/documenti.page?RSE_originalURI=/documenti/documento/313093&RSE_manipulatePath=yes&country=ita|titolo=Rapporto A5-049402|data=2005|accesso=10 febbraio 2015|sito=RSE}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ospitiweb.indire.it/puglia/pug03/fisica/fotovoltaico.htm|data=20 novembre 2003|titolo= SISTEMI FOTOVOLTAICI: DIMENSIONAMENTO ED APPLICAZIONI|accesso=10 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.esemar.net/Vulcano/CentraleFotovoltaica.htm|titolo=Centrale fotovoltaica|accesso=10 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.regione.sicilia.it/Industria/use/Documenti%20ufficiali%20energia/Regionali/Sicilia/USE/Rapp_Filiera_energia_sic_2004.pdf|titolo=Rapporto sulla filiera dell’energia- Produzione, Trasporto, Distribuzione|data=dicembre 2004|accesso=10 febbraio 2015|sito=Regione Sicilia}}</ref><ref>{{cita web|url=http://pti.regione.sicilia.it/portal/pls/portal/docs/60892342.PDF|titolo=Regione Siciliana – Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità – Dipartimento dell’Energia - Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per l’Energia|accesso=10 febbraio 2015|sito=Regione Sicilia}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|titolo= Oasis|editore= Musumeci & Fioratti|anno=1994|p=25}}</ref><ref name="sito_per-citigroup-enel-e-da-comprare">{{cita web|url=http://www.soldionline.it/notizie/azioni-italia/per-citigroup-enel-e-da-comprare|titolo=Per Citigroup Enel è da comprare|data=25 novembre 2005|autore=Valentina Besana|accesso=10 febbraio 2015}}</ref><ref name="sito_regione_lombardia">{{cita web|url=http://www.lagodidro.regione.lombardia.it/cs/Satellite?blobcol=urldata&blobheader=application%2Fpdf&blobheadername1=Content-Disposition&blobheadername2=ssbinary&blobheadervalue1=inline%3B+filename%3D891%2F99%2FStoria+Idroelettrico+ok.pdf&blobheadervalue2=true&blobkey=id&blobnocache=true&blobtable=MungoBlobs&blobwhere=1213353235029&ssbinary=true|titolo=Era l’anno… Storia dell’energia Idroelettrica|sito=Regione Lombardia|accesso=10 febbraio 2015}}</ref>
* Nel 1984 venne attivata prima centrale eolica in Alta Nurra ([[Sardegna]]).<ref name="sito_per-citigroup-enel-e-da-comprare" /><ref name="sito_regione_lombardia" /><ref>{{cita web|url=http://www.archiviostampa.it/it/news/news.aspx?id=1302|titolo= Energia: l'Enel inaugura in Sardegna la più grande centrale eolica d'Italia|data=19 giugno 2006|accesso=10 febbraio 2015|sito=Archivio Stampa}}</ref><ref>{{cita web|url=https://prezi.com/jwc9laerhtth/produzione-di-energia-eolica-in-italia-e-nel-mondo|titolo=Produzione di energia eolica in Italia e nel mondo|data=27 novembre 2013|accesso=10 febbraio 2015|sito=Prezi|autore=Martina Greggi}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/22/in-sardegna-energia-pulita-arrivera-con.html|sito=La Repubblica.it|titolo=In Sardegna l'energia pulita arriverà con il maestrale|data=22 settembre 1984|accesso=10 febbraio 2015|autore=Piergiorgio Pinna}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.itimarconi.it/PROGETTI/SITO%20PRESENZANO/la_storia%20in%20italia%20tappa4.htm|titolo=La storia dell'elettricità in Italia|sito=ITC Marconi|accesso=10 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.dirittoambiente.net/file/vari_articoli_123.pdf|titolo=http://www.dirittoambiente.net/file/vari_articoli_123.pdf|autore=Fulvio Di Dio|data=5 marzo 2007|accesso=10 febbraio 2015|sito=Diritto all'Ambiente}}</ref><ref>{{cita web|url=http://archivio.ambiente.it/notizie/notizia.asp?ntz_id=719|titolo= ENEL: INAUGURA LA PIÙ GRANDE CENTRALE EOLICA D'ITALIA|sito=Ambiente.it|data= 19 giugno 2006|accesso=10 febbraio 2015}}</ref>
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Nel luglio del 1992 il [[Governo Amato I]] trasformò Enel in [[società per azioni]] con il [[Ministero del Tesoro]] come unico azionista.<ref>{{cita libro|titolo= Design per l'energia: strumenti e linguaggi per una produzione diffusa| anno= 2011| autore= Luca Mazzari| editore= Alinea| isbn= 978-88-6055-637-0}}</ref>
 
Attraverso il [[Decreto Bersani]] nel 1999 si avviò la liberalizzazione del mercato elettrico; ne conseguì un riassetto societario di Enel con la separazione delle attività di produzione, trasmissione, distribuzione e vendita di energia.<ref>{{cita libro| titolo= Energia Nucleare: nuove prospettive ed opportunità| autore= AA.VV.| anno= 2008| editore= Morlacchi| città= Terni| isbn= 978-88-6074-258-2}}</ref><ref>{{cita web| url= http://www.autorita.energia.it/it/docs/riferimenti/bersani.htm| titolo= Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica| sitoeditore= Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico| accesso= 16 febbraio 2015}}</ref><ref name="guida_del_Sole_24_Ore_al_management_energia">{{cita libro| titolo= La guida del Sole 24 Ore al management dell'energia. Mercato e catena del valore, modelli di business, sistemi di gestione e normative| autore= Lo Bianco| autore2= Capè| autore3= Sampek| anno= 2011| editore= Il Sole 24 Ore Norme e Tributi| isbn= 978-88-6345-264-8}}</ref>
 
==== Nuovi impianti ed energie alternative ====
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==== Altre operazioni ====
* Nel 2001 acquistò [[Infostrada]] da [[Vodafone]]; il costo dell'operazione fu di 7,25 miliardi di euro; successivamente Infostrada venne fusa con [[Wind Telecomunicazioni]] (17 milioni di clienti di telefonia fissa, mobile e Internet).<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/ottobre/11/Telefonia_Enel_acquista_Infostrada_co_0_0010114034.shtml|titolo=Telefonia, Enel acquista Infostrada|11 ottobre 2000|accesso=18 febbraio 2015 sito= Corriere della Sera|data=1º novembre 2000}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/economia/wind/compra/compra.html|titolo=Enel compra Infostrada|data=11 ottobre 2000|accesso=18 febbraio 2015| sito= La Repubblica.it}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=22.0.176744296&chId=14|titolo=Infostrada all'Enel con sconto del 25|data= 16 marzo 2001|accesso=18 febbraio 2015 sito= Il Sole 24 Ore}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rainews.it/it/news.php?newsid=6114|titolo=Enel-Infostrada. Approvato l'acquisto a 14mila mld di lire|16 marzo 2001|accesso=23 febbraio 2015| sito= Rainews.it}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/economia/wind/offerta/offerta.html| titolo=Nasce il colosso New Wind. In borsa entro il 2001|sito= La Repubblica.it|data=16 marzo 2001| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/09/23/news/telecom_e_le_altre_la_fine_della_telefonia_italiana-67137149/|La Repubblica.it|titolo=Telecom e le altre, così in pochi anni è tramontata l'era della telefonia italiana|data=23 settembre 2013| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita libro| titolo= La gestione dei processi di acquisizione e fusione di imprese| autore=Maria Rosaria Napolitano| editore= Franco Angeli|isbn= 978-88-464-5195-8| anno=2003| pp=103-104|}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.enel.it/eWCM/salastampa/comunicati/11116-1_PDF-1.pdf| titolo=ACQUISTATA INFOSTRADA PER 11 MILIARDI DI EURO. VERRÀ FUSA CON WIND|sito= Enel|data=11 ottobre 2000| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref>
|data=16 marzo 2001| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/09/23/news/telecom_e_le_altre_la_fine_della_telefonia_italiana-67137149/|La Repubblica.it|titolo=Telecom e le altre, così in pochi anni è tramontata l'era della telefonia italiana|data=23 settembre 2013| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita libro| titolo= La gestione dei processi di acquisizione e fusione di imprese| autore=Maria Rosaria Napolitano| editore= Franco Angeli|isbn= 978-88-464-5195-8| anno=2003| pp=103-104|}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.enel.it/eWCM/salastampa/comunicati/11116-1_PDF-1.pdf| titolo=ACQUISTATA INFOSTRADA PER 11 MILIARDI DI EURO. VERRÀ FUSA CON WIND|sito= Enel
|data=11 ottobre 2000| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref>
* Nel 2005 Enel cedette il 62,75% (il restante 37,25% fu ceduto nel 2006) di Wind a Weather Investments S.A.R.L. società facente capo a l'imprenditore egiziano [[Naguib Sawiris]], all'epoca amministratore delegato del gruppo [[Orascom]].<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/27/Wind_ceduta_adesso_parlera_egiziano_co_8_050527021.shtml|titolo=Wind ceduta, adesso parlerà egiziano|27 maggio 2005|accesso=123 febbraio 2015 |sito= Corriere della Sera.it|autore=Federico De Rosa}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni/economia/enelcedewi/enelcedewi/enelcedewi.html|titolo=Enel cede il controllo di Wind ora la Weather è al 62,75 per cento|11 agosto 2005|accesso=23 febbraio 2015 |sito= la Repubblica.it}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=668924&chId=30&artType=Articolo&back=0|titolo=Enel cede Wind ma resta nelle tlc|26 maggio 2005 2005|accesso=23 febbraio 2015 |sito= il Sole 24 Ore.com}}</ref>
 
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====Attività industriali====
 
* Nel 2011 Enel inaugurò a [[Brindisi]] presso la [[Centrale ENEL Federico II]] il primo impianto pilota in Italia per la cattura dell'[[anidride carbonica]].<ref>{{cita web|url=https://www.enel.it/it-IT/media/comunicati/release.aspx?iddoc=1641324|titolo=Enel: inaugurato a brindisi il primo impianto pilota in italia per la cattura della CO2|sito=enel.com|data=1º marzo 2011|accesso=21 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_traduci_notizia.php?IDNotizia=408374&IDCategotia=470|sitotitolo=Inaugurato a Brindisi impianto per ridurre emissioni centrale Enel|sito=lagazzettadelmezzogiorno.it|accesso=21 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.greenreport.it/_archivio2011/?page=default&id=9189|titolo=Enel inaugura l’impianto pilota Ccs di Brindisi|sito=http://www.greenreport.it/_archivio2011/?page=default&id=9189|data=1º marzo 2011|accesso=21 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.minambiente.it/comunicati/il-ministro-prestigiacomo-brindisi-linaugurazione-dellimpianto-ccs-dellenel|titolo=Il Ministro Prestigiacomo a Brindisi per l'inaugurazione dell'impianto CCS dell'Enel |sito=minambiente.it|accesso=21 marzo 2015}}</ref>
* Nel 2011 [[Enel Distribuzione]] realizzò nel [[Molise]] nella zona di [[Isernia]], la prima rete intelligente ovvero [[Smart grid]], in grado di regolare con efficienza il flusso bidirezionale di energia elettrica prodotta da energie rinnovabili. L'investimento complessivo per questo progetto ammontò a 10 milioni di euro.<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/12/07/intelligenza-entra-in-casa.html|titolo=L' intelligenza entra in casa |autore=Agnese Ananasso|sito=repubblica.it|data=7 dicembre 2011|accesso=22 marzo 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.enel.it/ewcm/salastampa/comunicati/1648105-4_PDF-1.pdf|sito=enel.it|data=4 novembre 2011|accesso=22 marzo 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.alternativasostenibile.it/articolo/reti-intelligenti-enel-parte-da-isernia-la-rivoluzione-smart-0511.html|titolo=Reti intelligenti, Enel: parte da Isernia la rivoluzione "smart"|sito=alternativasostenibile.it|data=5 novembre 2011|accesso=22 marzo 2015}}</ref>.
* Nel 2012 Enel e [[Renault ]], nell'ambito della mobilità elettrica e [[Smart City]], collaborarono per la produzione di un modello d'auto che consentisse di indicare in tempo reale al cliente la localizzazione dei punti di ricarica Enel più vicini rispetto alla sua posizione e le informazioni sulla loro disponibilità. In precedenza, collaborazioni si ebbero anche con altre case produttrici come [[Opel]], [[Mercedes]] e [[Piaggio]].<ref>{{cita web|url=http://www.enel.it/it-IT/media/comunicati/release.aspx?iddoc=1651246|sito=enel.it|data=16 marzo 2012|accesso=24 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.electricmotornews.com/veicoli-ecologici/automobili/renault-automobili/integrazione-della-mobilita-da-enel-e-renault|titolo=Integrazione della mobilità da Enel e Renault|autore=M. Padin|sito=electricmotornews.com|data=17 marzo 2012|accesso=24 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.enel.com/it-IT/doc/report2011/bilancio_sostenibilita_2011.pdf|titolo=Bilancio di Sostenibilità 2011|formato=pdf|sito=enel.com|accesso=3 aprile 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.enel.it/it-IT/media_investor/comunicati/release.aspx?iddoc=1648264|sito=enel.it|data=10 novembre 2011|accesso=3 aprile 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.electricmotornews.com/veicoli-ecologici/automobili/opel/enel-ricarica-le-opel-ampera|titolo=Enel ricarica le Opel Ampera|sito=electricmotornews.com|data=15 novembre 2011|accesso=3 aprile 2015}}</ref>
 
====Attività societarie====
 
* Nel 2012 Enel mise in vendita il 5,1% di [[Terna (azienda)]] ancora in suo possesso, uscendo definitivamente dalla rete ad alta tensione.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/finanza/2012/01/31/news/enel_conti_stabili_nonostante_la_crisi_grazie_al_contrienel_conti_stabili_nonostante_la_crisi_grazie_al_contributo_delle_reti_e_delle_rinnovabili-29100758/|titolo=Enel, vende Terna per ridurre il debito
buto_delle_reti_e_delle_rinnovabili-29100758/Conti "studia" come tagliare il dividendo|autore=Luca Pagni|sito=repubblica.it|data=31 gennaio 2012|accesso= 16 marzo 2015}}</ref>
* Nel 2013 Enel siglò a [[Sochi]] un accordo per la vendita del 40% di Artic Russia, una [[joint venture]] con [[Eni]], che a sua volta controllava il 49% di SeverEnergia, per 1,8 miliardi di dollari.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/09/24/news/enel_vende_in_russia_severenergia_a_rosneft_per_1_8_mld_-67162321/|titolo=Enel vende in Russia:
Severenergia a Rosneft per 1,8 mld $|sito=repubblica.it|data=24 settembre 2013|accesso=16 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/economia/14_marzo_12/enel-crescita-profitti-2013-ecd9b1c4-a9ca-11e3-9476-764b3ca84ea2.shtml|enel= [Esplora il significato del termine: Enel, in crescita i profitti 2013] Enel, in crescita i profitti 2013|sito=corriere.it|data=12 marzo 2014|accesso=16 marzo 2015}}</ref>
* Nel maggio del 2014 venne eletta [[presidente]] del consiglio di amministrazione, [[Maria Patrizia Grieco]] e [[Francesco Starace]] nominato [[amministratore delegato]]. Principali obiettivi perseguiti furono il riassetto delle attività in [[Iberia]] e in [[America Latina]] e riduzione del debito.<ref>{{cita web|url=http://archivio.internazionale.it/news/enel/2014/05/22/assemblea-rinnova-cda-maria-patrizia-grieco-presidente|titolo=Enel. Assemblea rinnova Cda. Maria Patrizia Grieco presidente|sito=internazionale.it|data=22 maggio 2014|accesso=17 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-11-03/patrizia-grieco-enel-un-mandato-segno-discontinuita-154253.shtml?uuid=ABL1wp9B|titolo=Patrizia Grieco (Enel): «Un mandato nel segno della discontinuità»|autore=Giovanna Minoli|sito=ilsole24.com|data=1º novembre 2014|accesso=17 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/05/enel-vende-22-spagnola-endesa-ricavo-previsto-26-36-miliardi/1193785/|titolo=Enel vende fino a 22% della spagnola Endesa. Ricavo previsto 2,6-3,6 miliardi|sito=ilfattoquotidiano.it|data=5 novembre 2014|accesso=14 aprile 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.enel.it/it-IT/media_investor/comunicati/release.aspx?iddoc=1662250|titolo=Il cda Enel approva il progetto di riassetto delle attività del gruppo in iberia e america latina e la nuova struttura organizzativa di gruppo|sito=enel.it|data=31 luglio 2014|accesso=14 aprile 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-12-14/enel-vara-riassetto-sud-america-081334.shtml?uuid=AB2J0bQC|sito=ilsole24ore.com|data=14 dicembre 2014|autore=Laura Serafini|accesso=14 aprile 2015}}</ref>
 
====Attività di ricerca e sviluppo====
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===== Cile =====
 
In [[Cile]] Enel produce elettricità per 6.590 MW.<ref>{{cita web|url=https://www.enel.com/it-IT/group/worldwide/chile/|sito=Enel|titolo=Cile|data=30 settembre 2014|accesso=18 marzo 2015}}</ref> Tramite [[Enel Green Power Chile]], Enel ha una capacità di produzione di oltre 300 MW da energia idroelettrica ed eolica e sta esplorando concessioni per energia geotermica.<ref>{{cita web|url=http://www.enelgreenpower.com/it-IT/company/worldwide/chile/|sito=Enel Green Power|titolo=Cile|data=31 dicembre 2013|accesso=18 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilvelino.it/it/article/2015/03/11/enel-gp-entra-in-esercizio-limpianto-eolico-talinay-poniente-in-cile/cdea46c0-370f-41b1-b211-799456aebb34/|sito=Il Velino|titolo= Enel Gp: Entra in esercizio l’impianto eolico Talinay Poniente in Cile|data=11 marzo 2015|accesso=18 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/rinnovabili/2014/12/29/per-enel-green-power-tre-nuovi-impianti-fotovoltaici-in-cile_34daae62-e296-4f53-96ab-afba8c245650.html|sito=ANSA.it|titolo= Cile|data=30 dicembre 2014|accesso=18 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilghirlandaio.com/ambiente-e-infrastrutture/109325/enel-green-power-avvia-lavori-per-2-impianti-fotovoltaici-in-cile/|sito=Il Ghirlandaio|titolo= Enel Green Power avvia lavori per 2 impianti fotovoltaici in Cile|accesso=18 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.trasfeco.it/c/59264/13558/eolico--enel-green-power-investe-140-milioni-di---in-cile.html|sito=TrasfEco|titolo= EOLICO: ENEL GREEN POWER INVESTE 140 MILIONI DI $ IN CILE|accesso=18 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2014/12/29/enel-tre-nuovi-impianti-fotovoltaici-cile_K06tkhPP9upH5GwajN3klM.html?refresh_ce|sito=ADNKronos|titolo= Enel Gp: tre nuovi impianti fotovoltaici in Cile|data=29 dicembre 2014|accesso=18 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2013/08/14/scienza/ambiente/lenel-costruisce-in-cile-il-pi-grande-dei-parchi-eolici-CFJWWpPlG0brTMjYvrMslL/pagina.html|sito=La Stampa|titolo=L’Enel costruisce in Cile il più grande dei parchi eolici|data=14 agosto 2013|accesso=18 marzo 2015|autore=Luigi Grassia}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/ambiente/12_dicembre_07/cotroneo-cile-energie-rinnovabili_74f164a4-38ab-11e2-a2c7-8d9940659020.shtml|sito=Corriere.it|titolo= Cile, le rinnovabili avanzanoavanzanocon la tecnologia italiana|data=27 novembre 2012|accesso=18 marzo 2015|autore= Rocco Cotroneo}}</ref>
con la tecnologia italiana|data=27 novembre 2012|accesso=18 marzo 2015|autore= Rocco Cotroneo}}</ref>
 
===== Colombia =====
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In [[Marocco]] Enel produce energia elettrica con [[Energie Electrique de Tahaddart]] con una capacità di 384 MW.<ref>{{cita web|url=https://www.enel.com/it-IT/group/worldwide/morocco/|sito=Enel|titolo=Marocco|data=30 settembre 2014|accesso=18 marzo 2015}}</ref> Nel 2010 [[Enel Green Power]] partecipò al bando per la costruzione di una centrale solare termodinamica.<ref>{{cita web|url=http://greenbiz.it:8080/energia/rinnovabili-termiche/1364-solare-enel-green-power-tra-le-finaliste-per-la-centrale-termodinamica-di-ouarzazate-marocco|sito=GreenBiz|titolo=Solare: Enel Green Power tra le finaliste per la centrale termodinamica di Ouarzazate (Marocco)|data=31 dicembre 2010|18 marzo 2015}}</ref>
<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2010/12/30/scienza/ambiente/solare-enel-in-short-list-per-grande-centrale-in-marocco-bFeJahmcqTSJIJGpH19rmN/pagina.html|sito=La Stampa|titolo= Solare. Enel in short list per grande centrale in Marocco|data=30 dicembre 2010|accesso=18 marzo 2015}}</ref> Agli inizi del 2014 venne espresso l'obiettivo per [[Enel Green Power]] produrre energia eolica in Marocco, concretizzatosi a fine 2014 con la partecipazione al bando per la costruzione di 5 centrali per un totale di 850 MW di capacità.<ref>{{cita web|url=http://www.soldionline.it/notizie/azioni-italia/enel-green-power-nuovo-contratto-in-marocco|sito=Soldionline|titolo=Enel Green Power, nuovo contratto in Marocco?|data=21 novembre 2012|accesso=18 marzo 2015|autore=Mauro Introzzi}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.milanofinanza.it/news/starace-enel-dividendo-confermato-strategico-l-accordo-con-la-cina-201411051050347350|titolo=Starace (Enel): dividendo confermato, strategico l'accordo con la Cina|autore=Elena dal Maso|sito=Milano Finanza|data=5 novembre 2014|accesso=18 marzo 2015}}</ref><ref name="egazette_enel_green_power_punta_eolico_marocco">{{cita web|url=http://www.e-gazette.it/sezione/rinnovabili/enel-green-power-punta-eolico-marocco-idroelettrico-sudafrica|sito=e-gazette|titolo= Enel Green Power punta sull’eolico in Marocco e l’idroelettrico in Sudafrica|data=24 marzo 2014|accesso=18 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.windpowermonthly.com/article/1311457/morocco-receives-bids-850mw-tender|sito=Wind Power Monthly|titolo= Morocco receives bids for 850MW tender|data= 9 settembre 2014|accesso=18 marzo 2015|autore=Jan Dodd}}</ref>
 
===== Sud Africa =====
 
In [[Sud Africa]] Enel è presente con [[Enel Green Power]] che ha attivato una centrale fotovoltaica per 10 MW. Sono inoltre previste realizzazioni di impianti eolici e fotovoltaici per 513 MW.<ref name="egazette_enel_green_power_punta_eolico_marocco" /><ref>{{cita web|url=http://www.enel.it/it-IT/azienda/profilo/gruppo_enel/|titolo=Gruppo|sito= Gruppo|accesso=18 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.enel.it/it-IT/media_investor/comunicati/release.aspx?iddoc=1663403|sito=Enel|titolo= ENELEnel GREENGreen POWERPower: ALAl VIAvia Ii LAVORIlavori PERper TREtre NUOVInuovi IMPIANTIimpianti INin SUDSud AFRICAAfrica|data=10 marzo 2015|accesso=18 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.milanofinanza.it/news/enel-g-p-avvia-lavori-per-3-nuovi-impianti-in-sud-africa-201503101732101136|sito=Milano Finanza|titolo= Enel G.P.: avvia lavori per 3 nuovi impianti in Sud Africa|data=10 marzo 2015|accesso=18 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.soldionline.it/notizie/azioni-italia/enel-green-power-tre-nuovi-impianti-fotovoltaici-in-sud-africa|sito=Soldionline|titolo=Enel Green Power, tre nuovi impianti fotovoltaici in Sud Africa|autore=Edoardo Fagnani|data=10 marzo 2015|accesso=18 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/finanza/2014/04/03/news/enel_green_power_punta_sugli_emergenti_ma_la_nuova_frontiera_green_l_africa-82636370/|sito=Repubblica.it|titolo= Enel Green Power punta sugli emergenti: ma la nuova frontiera "green" è l'Africa|data=3 aprile 2014|accesso=18 marzo 2015|autore=Luca Pagni}}</ref>
 
=== Aziende partecipate ===
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==== Italia ====
 
In [[Italia]] Enel possiede le seguenti aziende attive nella produzione e vendita di energia elettrica:<ref name="enel_com_annual_report_2013">{{cita web|url=http://annualreport2013.enel.com/sites/enel2013fin/files/allegati/en/subsidiaries_associates_and_significant_equity_investments.pdf|sito=Enel|titolo=Subsidiaries, associates and otherothersignificant equity investments of the Enel Group at December 31, 2013|data=31 dicembre 2013|accesso=18 marzo 2015|lingua=Inglese}}</ref>
significant equity investments of the Enel Group at December 31, 2013|data=31 dicembre 2013|accesso=18 marzo 2015|lingua=Inglese}}</ref>
* la totalità di [[Enel Produzione]] e, tramite Enel Produzione:
** il 49% di [[Hydro Dolomiti Enel]]<ref>{{cita web|url=http://www.hydrodolomitienel.it/index.php?id=societa|sito=Hydro Dolomiti Enel|titolo=Società|data=22 maggio 2014|accesso=18 marzo 2015}}</ref>
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In [[Russia]] Enel è presente dal 2004<ref>{{cita libro|titolo= Tra economia e politica: l'internazionalizzazione di Finmeccanica, Eni ed Enel|autore1=Francesco Renda|autore2=Roberto Ricciuti|editore= Firenze University Press|anno=2010|isbn= 978-88-6453-169-4|pp=81-85}}</ref>:
* possiede il 56,43% di [[Enel Russia]] (in origine [[OGK-5]]) tramite [[Enel Investment Holding BV]].<ref name="enel_com_in_russia" /><ref name="enel_com_russia" /><ref>{{cita web|url=http://enel.ru/en/events_and_news/news/14699/|titolo=Enel OGK-5 Changed name to Enel Russia|sito=Enel Russia|data=8 agosto 2014|accesso=17 marzo 2015|lingua=Inglese}}</ref><ref>{{cita libro|titolo= The EU-Russia Borderland: New Contexts for Regional Cooperation|editore= Routledge|anno=2013|autore1=Heikki Eskelinen|autore2=Ilkka Liikanen|autore3=James W. Scott|isbn= 978-1-136-21351-9|lingua=Inglese}}</ref>
* dal 2008, tramite Enel Investment Holding BV, possiede il 49,5% di [[RusEnergoSbyt]], fornitore di energia elettrica.<ref>{{cita web|url=http://www.endesa.com/en/aboutEndesa/ourStrategy/Enelgroup|sito=Endesa|titolo=Enel Group|data=30 settembre 2014|accesso=18 marzo 2015|lingua=Inglese}}</ref>
 
Nel 2013 [[Rosneft]], tramite NGK Itera, comprò la partecipazione del 40% di Enel in [[Arctic Russia BV]] che a sua volta possedeva il 19,6% in [[SeverEnergia]].<ref>{{cita web|url=http://www.reuters.com/article/2013/09/24/us-rosneft-enel-deal-idUSBRE98N0HA20130924|sito=Reuters|titolo= Rosneft buys Enel's stake in Russia gas firm for $1.8 billion|data=24 settembre 2013|accesso=17 marzo 2015|lingua=Inglese}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rosneft.com/news/pressrelease/24092013.html|sito=Rosneft|titolo= Rosneft Acquires Enel Stake in SeverEnergia|data=24 settembre 2013|accesso=17 marzo 2015|lingua=Inglese}}</ref><ref>{{cita web|url=http://markets.ft.com/research/Markets/Tearsheets/Business-profile?s=ENRU:MCX|sito=Financial Times|titolo=Enel Russia OAO|accesso=18 marzo 2015|lingua=Inglese}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/09/24/news/enel_vende_in_russia_severenergia_a_rosneft_per_1_8_mld_-67162321/|sito=Repubblica.it|titolo= Enel vende in Russia:Severenergia a Rosneft per 1,8 mld $|data= 24 settembre 2013|accesso=17 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ogj.com/articles/2013/09/rosneft-to-buy-enel-stake-in-arctic-russia-in-1-8-billion-deal.html|sito=Oil & Gas Journal|titolo= Rosneft to buy Enel stake in Arctic Russia in $1.8 billion deal|data=24 settembre 2013|accesso=18 marzo 2015|lingua=Inglese}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.oilgaspost.com/2013/09/27/10-key-facts-rosneft-enel-deal-russia/|sito=The Oil & Gas Post|titolo=10 Key Facts About Rosneft-Enel Deal in Russia|autore=Cristina Terrapinn|data=27 settembre 2013|accesso=18 marzo 2015|lingua=Inglese}}</ref>
Severenergia a Rosneft per 1,8 mld $|data= 24 settembre 2013|accesso=17 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ogj.com/articles/2013/09/rosneft-to-buy-enel-stake-in-arctic-russia-in-1-8-billion-deal.html|sito=Oil & Gas Journal|titolo= Rosneft to buy Enel stake in Arctic Russia in $1.8 billion deal|data=24 settembre 2013|accesso=18 marzo 2015|lingua=Inglese}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.oilgaspost.com/2013/09/27/10-key-facts-rosneft-enel-deal-russia/|sito=The Oil & Gas Post|titolo=10 Key Facts About Rosneft-Enel Deal in Russia|autore=Cristina Terrapinn|data=27 settembre 2013|accesso=18 marzo 2015|lingua=Inglese}}</ref>
 
==== America Latina ====
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* People's Bank of China - 2,071%
 
Compagine azionaria aggiornata al 5 giugno 2014 secondo i dati [[Commissione Nazionale per le Società e la Borsa|Consob]] sugli azionisti rilevanti.<ref>{{cita web|url=http://www.consob.it/main/documenti/assetti_proprietari/semestre1-2014/117467_Az.html?filedate=05/06/2014&sem=/documenti/assetti_proprietari/semestre1-2014/117467_Az.html&docid=0&link=Pie-chart+Capitale+ordinario%253D%252Fdocumenti%252Fassetti%252Fsemestre1-2014%252F117467_TOrdDich.html%253B+Pie-chart+Capitale+votante%253D%252Fdocumenti%252Fassetti%252Fsemestre1-2014%252F117467_TVotDich.html&nav=false|titolo=Azionisti rilevanti di EnelSPA|data=5 giugno 2014|sito=consob.it|accesso=19 aprile 2015}}</ref>
 
== Consiglio di amministrazione ==
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|nome_onorificenza= Medaglia al merito di I classe della Protezione Civile
|collegamento_onorificenza=Attestato di pubblica benemerenza della Protezione civile
|motivazione=Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.|luogo=D.P.C.M. 11 ottobre 2010}}
|luogo=D.P.C.M. 11 ottobre 2010
}}
 
== Bilancio 2013 ==