Raphanus raphanistrum sativus: differenze tra le versioni

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Il '''ravanello comune''' ('''''Raphanus sativus''''' <small>[[Linneo|L.]], [[1753]]</small>) è una diffusa [[plantae|pianta]] edule, appartenente alla [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Brassicaceae]].
 
== Sistematica ==
La famiglia delle [[Brassicaceae]] (assieme alle [[Asteraceae]]) è una delle più numerose delle [[Angiosperme]] con circa 350 [[Genere (tassonomia)|generi]] e 3000 [[specie]]<ref>{{cita|Strasburger|vol. 2 - pag. 841}}</ref>, diffusa principalmente nella fascia temperata e fredda del nostro globo. Il [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Raphanus]]'' comprende pochissime [[specie]], due delle quali sono presenti spontaneamente sul territorio italiano.
 
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Per “forzatura" si intende una varietà capace di essere pronta all'uso dopo appena 20 giorni dalla semina. ''Raphanus sativus'' è una pianta di origine ignota (forse da qualche [[Ibrido|ibridazione]] antica). Da ricerche fatte sembra che all'origine di queste piante ci siano due tipi primordiali diversi: (1) dal primo discenderebbero le ''Radici'' del [[Giappone]] con probabile origine nel [[Giappone]] o nella [[Cina]]; (2) dal secondo discenderebbero le ''Radici'' europee con probabile origine nell'[[Asia centrale]] (forse il [[Caucaso]])<ref>{{cita|Motta|vol. 3 - pag. 504}}</ref>.
 
=== Variabilità ===
Nell'elenco che segue sono indicate alcune [[Diversità genetica|varietà]] e [[sottospecie]] (l'elenco può non essere completo e alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei [[sinonimo (botanica)|sinonimi]] della [[specie]] principale o anche di altre [[specie]]):
* ''Raphanus sativus'' L. fo. ''albescens'' (Makino) M.Hiroe (1971)
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* ''Raphanus sativus'' L. var. ''virens'' Sazonova (1985)
 
=== Ibridi ===
Con la [[specie]] ''Raphanus raphanistrum'' la pianta ''Raphanus sativus'' forma il seguente [[ibrido]] interspecifico:
* ''Raphanus × micranthus'' (Uechtr.) O.E. Schulz in Engler (1919)
 
=== Sinonimi ===
La [[specie]] ''Raphanus sativus'' ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimi]] più frequenti:
* ''Raphanus acanthiformis'' Morel (sinonimo di ''Raphanus sativus'' fo. ''raphanistroides'')
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* ''Raphanistrum gayanum'' Fischer & C.A. Meyer (1838)
 
=== Specie simili ===
La pianta e i fiori di ''Raphanus sativus'' possono essere facilmente confusi con quelli del ''[[Raphanus raphanistrum]]''. Un semplice metodo per distinguere le due [[specie]] è quello di osservare i [[Frutto|frutti]]. Nella [[Glossario botanico#S|siliqua]] di ''Raphanus sativus'' i [[semi]] sono molto ravvicinati mentre per il ''[[Raphanus raphanistrum]]'' i [[semi]] sono più distanziati e la [[Glossario botanico#S|siliqua]] si restringe notevolmente per poi riallargarsi tra un [[seme]] e il successivo assumendo una forma più caratteristica ([[Glossario botanico#S|siliqua]] a strozzature).
 
== Etimologia ==
Il nome generico (''Raphanus'') deriva dalla voce greca ''raphanos'' (e successivamente dal latino ''raphanus'') che a sua volta è collegata alla radice [[Greco antico|greca]] ''raphys'' (= rapa) e al [[Lingua persiana|persiano]] antico ''rafe''; il cui significato approssimativo è “rapida apparizione” alludendo alla rapida germinazione dei [[semi]] di queste piante<ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageR.html |titolo=Botanical names|accesso=13 ottobre 2009}}</ref>. Ma la parola ''raphanos'' potrebbe anche avere un collegamento a un'altra [[Greco antico|radice greca]]: ''raphis''; il cui significato è “rafide” o “ago”, alludendo in questo caso alla forma sottile e allungata di alcune [[Radice (botanica)|radici]] di queste piante<ref name="cita|Motta|vol. 3 - pag. 517"/>.
 
Il nome specifico (''sativus'') significa letteralmente “ciò che è seminato”, indica quindi una pianta seminata e coltivata dall'uomo<ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageSA-SH.html |titolo=Botanical names|accesso=15 ottobre 2009}}</ref>. Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] attualmente accettato (''Raphanus sativus'') è stato proposto da [[Carl von Linné]] (Rashult, 23 maggio 1707 –[[Uppsala]], 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna [[classificazione scientifica]] degli organismi viventi, nella pubblicazione [[Species Plantarum]] del 1753. In [[lingua tedesca]] questa pianta si chiama ''Garten-Rettich''; in [[Lingua francese|francese]] si chiama ''Radis cultivé''; in [[Lingua inglese|inglese]] si chiama ''garden Radish''.
 
== Morfologia del “tipo” base ==
[[File:Bladrammenas plant Raphanus sativus subsp. oleiferus.jpg|thumb|Il portamento]]
Queste piante possono raggiungere l'altezza massima di un metro (minima 20&nbsp;cm; altezza media 30&nbsp;cm). Il ciclo biologico è biennale (la fioritura avviene nel secondo anno) e la pianta è [[Glossario botanico#M|monocarpica]] ossia produce un solo [[frutto]] all'anno. In certi casi può essere definita anche a ciclo annuale oppure perenne<ref>{{cita|Pignatti|vol. 1 - pag. 482}}</ref>. La forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Terofite|terofita scaposa]] ('''T scap'''), sono piante [[Erba (botanica)|erbacee]] che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di [[seme]]. Sono inoltre munite di asse fiorale eretto con poche foglie. Ma possono essere definite anche [[Sistema Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofite scapose]] ('''H scap'''), ossia piante con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla [[Glossario botanico#L|lettiera]] o dalla neve. Tutta la pianta è fondamentalmente [[Glossario botanico#G|glabra]].
 
=== Radici ===
La [[Radice (botanica)|radice]] è del tipo a [[fittone]] ingrossato con varie forme. Questa [[Radice (botanica)|radice]] ha la caratteristica di accumulare inizialmente al suo interno diverse quantità di sostanze nutritive per poi essere utilizzate durante lo sviluppo successivo del fiore e del [[frutto]]. È questo il motivo per cui la [[Radice (botanica)|radice]] si gonfia così notevolmente. Il colore normalmente è rosso vivo (ma vi sono molte [[Diversità genetica|varietà]] a colori diversi). Nelle [[specie]] selvatiche la [[Radice (botanica)|radice]] tende a regredire in una forma sottile. Mentre invece nelle [[Diversità genetica|varietà]] coltivate la forma è molto varia (rotonda, globosa, semi-lunga, lunga). Dimensioni delle [[Radice (botanica)|radici]]: larghezza 0,5 – 45&nbsp;cm; lunghezza: 1 – 100&nbsp;cm (in [[Cina]] e in [[Giappone]] la varietà ''longipinnatus'' LH Bailey possiede una radice da 50&nbsp;kg di peso e 1 m di lunghezza, con [[Glossario botanico#R|rosette basali]] enormi di circa 2 m di diametro)<ref>{{cita web|url=http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=2&taxon_id=200009662 |titolo=eFloras Database|accesso=14 ottobre 2009}}</ref>.
=== Fusto ===
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Immagine: Raphanus sativus 002.jpg|Il fusto
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* Parte [[Glossario botanico#I|ipogea]]: assente
* Parte [[Glossario botanico#E|epigea]]: la parte aerea è eretta e ramosa in alto. La superficie nella parte bassa è sparsa di setole riflesse o peli globulosi (lunghi 2&nbsp;mm).
=== Foglie ===
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Immagine: Raphanus sativus 003.jpg|Le foglie
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Le foglie inferiori (quelle [[Glossario botanico#B|basali]]) sono [[Picciolo|picciolate]], [[Glossario botanico#L|lirate]] e divise in segmenti (normalmente 7 o più lobi). Il segmento terminale (apicale) è più grande ed ha una forma tonda; quelli laterali sono più piccoli ed hanno una forma ovale o [[Glossario botanico#O|oblunga]] e possono essere intercalati da altri segmenti più piccoli. Tutti i segmenti sono variamente dentati. Le foglie superiori (progressivamente ridotte) sono intere a forma [[Glossario botanico#L|lanceolata]] o ovale e con bordi dentati. Lunghezza del [[picciolo]]: 1 – 30&nbsp;cm. Lunghezza delle foglie basali 4 – 8&nbsp;cm. Dimensioni del lobo apicale: larghezza 2 – 3&nbsp;cm; lunghezza 2 – 4&nbsp;cm. Dimensione degli altri lobi laterali: larghezza 3 – 6&nbsp;mm; lunghezza 8 – 12&nbsp;mm.
 
=== Infiorescenza ===
L'[[infiorescenza]] è formata da un [[Glossario botanico#R|racemo]] terminale e aperto composto da diversi fiori (nessuno dei quali in posizione apicale) con un brevi [[Pedicello|pedicelli]]. La fioritura avviene nel secondo anno di vita della pianta.
=== Fiore ===
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Immagine: Flowers of Raphanus sativus.jpg|L'infiorescenza
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* Fioritura: da maggio a settembre.
* [[Impollinazione]]: tramite [[Insecta|insetti]].
=== Frutti ===
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Immagine: Raphanus sativus 004.jpg|La siliqua
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Il [[frutto]] è una [[Glossario botanico#S|siliqua]] rigonfiata nella zona centrale e ristretta all'apice. Da un punto di vista anatomico è formata da due segmenti: una parte inferiore senza [[semi]] e una parte superiore [[Glossario botanico#S|semi-infera]] terminante con un becco. Le dimensioni di questo frutto sono tali per cui è quattro volte più lungo che largo. Non è [[Glossario botanico#D|deiscente]] lungo le due [[Glossario botanico#V|valve]] come le altre [[Glossario botanico#S|silique]] (delle [[specie]] di altri [[Genere (tassonomia)|generi]] della stessa [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]]). Il [[frutto]] contiene diversi [[semi]] disposti nella direzione longitudinale e sono separati uno dall'altro da setti spugnosi trasversali. Tra un [[seme]] e l'altro la [[Glossario botanico#S|siliqua]] è appena strozzata (non così vistosamente come nelle altre [[specie]] dello stesso [[Genere (tassonomia)|genere]]). Alcune serie di [[semi]] sono aderenti alla [[Glossario botanico#P|placenta]] che è molto fine. La superficie del [[frutto]] è percorsa da 6 – 8 solchi longitudinali. Dimensione dei [[frutto|frutti]]: larghezza 8 – 15&nbsp;mm; lunghezza 30 – 70&nbsp;mm. Lunghezza del becco: 10 – 15&nbsp;mm.
 
=== Distribuzione e habitat ===
* Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Mediterraneo&nbsp;– Cosmopolita''']] (ma è una indicazione approssimata in quanto per molti botanici l'origine è incerta).
* Diffusione: in genere questa pianta è coltivata per cui viene considerata sub-spontanea. La distribuzione delle [[Diversità genetica|varietà]] spontanee di queste piante è comunque molto ampia: [[Europa]], [[Asia occidentale]], [[Africa]] boreale e l'[[India]], il [[Giappone]] e l'[[Americhe|America]] (queste ultime tre aree probabilmente per [[Glossario botanico#N|naturalizzazione]]). In [[Italia]] è comune su tutto il territorio. Nelle [[Alpi]] italiane si trova nelle seguenti province: BG BZ BL. Fuori dall'[[Italia]] (sempre nelle [[Alpi]]) si trova nelle seguenti regioni: [[Alpes-de-Haute-Provence]] e [[Isère]] per la [[Francia]]; [[Vallese]], [[Berna]], [[Canton Ticino|Ticino]] e [[Grigioni]] per la [[Svizzera]]; [[Vorarlberg]], [[Tirolo]] settentrionale, [[Carinzia]] e [[Stiria]] per l'[[Austria]]. Sui rilievi europei si trova nelle seguenti zone: [[Massiccio del Giura]], [[Pirenei]] e [[Alpi Dinariche]].
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* Diffusione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1000 {{m s.l.m.}}; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: [[Flora alpina|collinare]] e [[Flora alpina|montano]].
 
=== Fitosociologia ===
Dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] la [[specie]] ''Raphanus sativus'' appartiene alla seguente comunità vegetale<ref>{{cita|Flora Alpina|vol. 1 - pag. 612}}</ref>:
::'''Formazione''' : delle comunità terofiche pioniere nitrofile
:::'''Classe''' : ''Stellarietea mediae''
 
== Descrizione delle sottospecie ==
<small>Sono evidenziate soprattutto le differenze rispetto alla specie "tipo".</small>
=== Varietà ''radicula'' ===
* Nome scientifico: ''Raphanus sativus'' var. ''radicula'' - Ravanello
* Sottovarietà (o [[Diversità genetica|varietà]] orticole) :
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* Coltivazione: è un ortaggio che può essere consumato tutti i mesi dell'anno.
 
=== Varietà ''niger'' ===
* Nome scientifico: ''Raphanus sativus'' var. ''niger'' Miller. - Ramolaccio o Rafano o Radici d'inverno
* Sottovarietà (o [[Diversità genetica|varietà]] orticole) :
Riga 234:
* Diffusione: [[Italia]] – [[Europa]].
 
=== Varietà ''raphanistroides'' ===
* Nome scientifico: ''Raphanus sativus'' fo. ''raphanistroides''
* Frutto: in questa [[sottospecie]] (giapponese) la [[Glossario botanico#S|siliqua]] è più tortuosa e l'interno è organizzato in diverse [[Glossario botanico#L|loggette]] [[Glossario botanico#M|monosperme]] meglio definite delle varietà europee.
Riga 241:
== Usi ==
{{Disclaimer|medico}}
=== Farmacia ===
* Sostanze presenti: “rafanolo”, diverse sostanze [[zolfo|solforose]], [[Glucidi|zuccheri]] e poco [[amido]]<ref>{{cita|Motta|vol. 3 - pag. 506}}</ref>.
* Proprietà curative: per questa specie la medicina popolare riconosce alcune proprietà curative come antiscorbutica (combatte lo scorbuto con la presenza di vitamine), [[Antielmintici|antielmintica]] (elimina svariati tipi di vermi o elminti parassiti), antibatterica (blocca la generazione dei batteri), antispasmodica (attenua gli spasmi muscolari, e rilassa anche il sistema nervoso), astringente (limita la secrezione dei liquidi) e stimolante (rinvigorisce e attiva il sistema nervoso e vascolare). In particolare le [[Radice (botanica)|radici]] stimolano l'appetito e la digestione.
* Parti usate: prevalentemente la [[Radice (botanica)|radici]].
 
=== Cucina ===
I [[semi]] se spremuti secernono un olio piuttosto pungente (non adatto ai gusti europei) usato soprattutto nella cucina orientale<ref name="cita|Motta|vol. 3 - pag. 517"/>. Altrimenti le [[Radice (botanica)|radici]] trovano impiego come antipasto o condimento a particolari piatti anche per assolvere ad una funzione di decorazione. Anche le giovani foglie possono essere mangiate crude in insalata con altre verdure.
 
=== Coltivazione ===
I ravanelli vanno seminati in terreni leggeri ben concimati. Per avere raccolte scalari, le semine vanno ripetute a intervalli di 15-20 giorni. Durante la crescita il suolo va tenuto costantemente moderatamente umido, somministrando concimi azotati a pronto effetto in uno o due interventi. Per i ramolacci si dovrà tenere conto della varietà (estiva o invernale) e quindi si dovranno seminare circa due mesi prima della data di preventivata raccolta.
 
== Notizie culturali ==
Queste piante sono conosciute già da diversi millenni come attestano dei ritrovamenti fatti nelle varie civiltà antiche della [[Grecia antica|Grecia]], della [[Cina]] e dell'[[Egitto antico|Egitto]]<ref name="cita|Motta|vol. 3 - pag. 517"/>. Da [[Plinio il Vecchio]] ([[Como]], 23 – [[Stabiae|Stabia]], dopo l'8 settembre 79), scrittore latino, sappiamo che gli antichi coltivavano delle piante chiamate ''Raphanus'' che probabilmente sono ascrivibili al moderno genere ''Raphanus''. Il medico greco antico [[Androcide]] ne consigliava l'uso ad [[Alessandro Magno]] per evitare le conseguenze dannose dell'uso eccessivo del vino.
 
== Galleria fotografica ==
<gallery>
Immagine:Chinese radish p1150393.jpg|(dalla Cina)
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</gallery>
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta. Volume terzo | 1960| Federico Motta Editore | Milano |p=504 e pag. 517}}
* {{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Volume primo |anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |isbn=88-506-2449-2 |p=482 }}
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{{interprogetto|commons|wikispecies}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www2.dijon.inra.fr/flore-france/ra-rg.htm |Index synonymique de la flore de France|15-10-2009}}
* {{cita web|http://www.pfaf.org/database/plants.php?Raphanus+sativus |Plants For A Future|15-10-2009}}
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[[Categoria:Radici e tuberi commestibili]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]
{{Linkcategorie VdQ|enqualità}}