Letteratura statunitense: differenze tra le versioni

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Della '''letteratura americana''' (o più specificatamente '''letteratura statunitense''') fanno parte gli scritti e le opere letterarie prodotte nell'[[America coloniale]], prima, e negli [[Stati Uniti d'America]], dalla loro formazione a oggi.
 
Nella storia della letteratura americana possiamo distinguere tre periodi fondamentali<ref>Rolando Anzilotti, ''Storia della letteratura nordamericana'', 1957, Milano, Vallardi, pag. 3.</ref>:
* il periodo coloniale (1607-1810)
* il periodo romantico (1810-1865)
* il periodo realista (1865-1950 circa)
 
== Periodo coloniale ==
=== Periodo coloniale delle origini (1607-1763) ===
Nei primi tempi si hanno solo vaste colonie divise da ampi territori selvaggi. I due stati più importanti, soprattutto dal punto di vista culturale, sono [[Virginia]] e [[Massachusetts]]. Poco dopo si aggiungerà la [[Pennsylvania]].
 
Le opere e gli autori di questo periodo hanno un peso determinante dal punto di vista storico più che artistico, perché forniscono una testimonianza sull'evoluzione delle colonie e di una nuova letteratura che prende vita staccandosi lentamente da quella inglese. La prima produzione, infatti, riflette ancora idee che sono del tutto inglesi.
 
In generale la letteratura degli stati meridionali consiste in racconti di avventurieri, viaggiatori e soldati che descrivono il nuovo mondo. Una delle prime forme letterarie è rappresentata dalle ''Captivity Narratives'', cronache delle prigionie di europei rapiti dai nativi; tra queste la più celebre è la ''Narrative of The Captivity and Restoration di Mrs. [[Mary Rowlandson]]'', resoconto delle undici settimane che la donna ha trascorso in mano agli [[Nativi americani|Indiani]].
 
Al capitano [[John Smith di Jamestown|John Smith]] si deve il primo libro scritto in [[America]]: ''La vera relazione di ciò che è accaduto in Virginia'' (''A True Relation... '',1608) in cui vengono descritte le vicende della nuova colonia. Smith è un soldato approdato insieme con i primi inglesi che si stabiliscono nella colonia di [[Jamestown]] nel 1607, il primo insediamento inglese rilevante. Nel 1628 viene fondata da parte dei [[puritani]] la [[Massachusetts Bay Colony]], dando il via a una vera e propria ondata migratoria di puritani verso il [[New England]].
L'atmosfera puritana influisce notevolmente sulla letteratura del periodo coloniale.
Nelle arti il contenuto ha prevalenza sulla forma. I puritani prediligono uno stile semplice, senza ornamenti e senza allusioni poco comprensibili per il pubblico meno colto. Usano spesso citazioni prese dalla Bibbia e interpretano la loro realtà attraverso analogie tratte dall'Antico Testamento. Ad esempio, i coloni vengono paragonati al Popolo Eletto. Gli argomenti principali sono quindi: la religione, la storia, la difesa e il progresso della colonia.
 
Un genere molto diffuso è quello del ''journal'', un diario che raccoglie pensieri e riflessioni personali, che deriva dall'abitudine all'introspezione dei puritani.
Fra gli uomini pubblici, molti si propongono di scrivere coi loro ''journal'' qualcosa di più di un diario: una storia dei loro tempi.
[[William Bradford]] è uno dei [[Padri Pellegrini]] fondatori di [[Colonia di Plymouth|Plymouth]]. Ne è governatore per gran parte della vita e scrive la ''Storia della Colonia di Plymouth'' (''Hystory of Plymouth Plantation'', 1856).
[[John Winthrop]] è fondatore e governatore del Massachusetts e scrive la ''Storia della Nuova Inghilterra'' (''The Hystory of New England from 1630-1649'').
 
Rappresentano la corrente liberale nell'ambiente puritano di [[Boston]] [[Thomas Hooker]] e [[Roger Williams]], considerati ministri «dissidenti».
Il primo entra in contrasto col governo teocratico e deve lasciare il Massachusetts coi suoi fedeli nel 1636 per andare a fondare il [[Connecticut]]. Le sue idee sull'ordinamento non gerarchico della chiesa sono raccolte nella ''Somma di disciplina ecclesiastica'' (''The Sum of Church Discipline'', 1648).
Anche Williams viene espulso dal Massachusetts per le sue idee democratiche e si rifugia coi suoi seguaci nella regione di [[Rhode Island]] fondando [[Providence]]. Entra in contatto con gli [[Nativi americani|indiani]] imparandone la lingua e scrivendo una ''Chiave per la lingua d'America'' (''A key into The Language of America'', 1643).
 
[[John Eliot]] è diffusore e sostenitore della religione puritana di indirizzo teocratico tra i coloni ma anche tra gli indiani. Viene infatti chiamato l'«apostolo degli indiani», per loro traduce e adatta varie opere religiose. Prende parte nella famosa versione dei salmi di Davide: ''Il Libro dei Salmi della Baia del Massachusetts'' (''Bay Psalm Book'', 1640), il primo libro pubblicato a Boston.
Anche [[Richard Mather]] prende parte alla compilazione del Libro dei Salmi. È il capostipite della dinastia dei Mather, i quali come teologi, uomini acculturati e presidenti di tribunali per la repressione religiosa, godono di grande prestigio e hanno un forte influsso sulla scena puritana del New England.
[[Increase Mather]], figlio di Richard, presidente dell'università di Harvard, licenzia 150 pubblicazioni fra le quali è famoso il saggio sulle ''Notevoli provvidenze'' (''Remarkable Providences'', 1684).
[[Cotton Mather]], figlio di Increase, prende parte ai processi contro le streghe a [[Salem]], da cui gli derivano poi biasimi e impopolarità. Scrive più di 450 opere tra libri e opuscoli in uno stile pedante invece che in quello spoglio voluto dai predicatori puritani. È famosa soprattutto la sua monumentale storia ecclesiastica del New England, ''Magnalia Christi Americana'' (1702).
 
[[Jonathan Edwards (teologo)|Jonathan Edwards]] si distingue per la sua predicazione nella parrocchia di [[Northampton (Massachusetts)|Northampton]] volta a stimolare le conversioni. Nelle sue prediche presenta immagini terribili di dannazione infernale e la sua opera è così efficace che si verifica in New England una significativa rinascita della fede puritana chiamata il «Gran Risveglio». È rimasta famosa la predica sui ''Peccatori nelle mani di un Dio irato'' (''Sinners in the Hands of an Angry God'', 1741). Cessata l'ondata di esaltazione collettiva è costretto a lasciare la parrocchia per recarsi in missione fra gli indiani. Nella solitudine compone la sua opera maggiore: ''Esame delle prevalenti idee moderne sul libero arbitrio'' (''Enquiry into the Modern Prevailing Notions of Freedom of Will'', 1754).
 
La fede puritana trova in New England anche un'altra forma di espressione: la '''poesia'''. Essa però non può avere altro carattere se non quello religioso ed è costituita prevalentemente da inni e ballate.
[[Anne Bradstreet]] è la prima poetessa d'America e si procura una certa fama con la raccolta ''La decima musa recentemente sbocciata in America'' (''The Tenth Muse Lately Sprung up in America'', 1650).
[[Edward Taylor]] è un pastore che mostra le capacità di un originale poeta metafisico. Mentre è in vita impedisce la pubblicazione delle sue poesie. Esse rimangono manoscritte per molto tempo: una parte viene infatti pubblicata soltanto nel 1937.
 
Altri scrittori di gran rilievo sono:
[[Thomas Morton]] (c. 1576&nbsp;– c. 1647), [[Anne Hutchinson]] (1591&nbsp;– 1643) e [[William Lewis Manly]] che nella sua autobiografia [[Death Valley '49]] descrive gli anni dal [[1840]] agli anni della [[Far West|Frontiera]] compresa la [[Corsa all'oro californiana|corsa all'oro]] in [[California]] del [[1849]].
 
=== Periodo coloniale rivoluzionario (1763-1810) ===
Gli eventi legati alla [[Rivoluzione Americana]] riempiono la scena del periodo coloniale e influiscono sulla letteratura.
Essa è quindi sostanzialmente patriottica e politica, rivolta a incitare gli animi e a combattere la battaglia per il trionfo degli ideali repubblicani. Vi si riflettono inoltre i principi dell'[[Illuminismo]]: le nuove idee di scienza e di progresso, quelle del razionalismo e successivamente quelle del deismo.
Non tutti gli scrittori però hanno interessi prevalentemente politici: alcuni trattano anche di religione, viaggi, costumi.
[[John Woolman]] è un sarto [[Quaccherismo|quacchero]] del [[New Jersey]] che esprime in uno stile limpido e commosso i suoi sentimenti morali e sociali. I suoi due saggi intitolati ''Considerazioni sul tenere schiavi negri'' (''Some Considerations on the keeping of Negroes'', 1754; 1752) sono da annoverarsi tra le prime opere antischiaviste. La sua opera più famosa è il ''Diario'' (''Journal'', 1774)
 
In questo periodo abbiamo la prima grande personalità: [[Benjamin Franklin]], il precursore e il preparatore della rivoluzione.
I suoi almanacchi hanno una grande diffusione in questo periodo. L'''Almanacco del povero Riccardo'' (''Poor Richard's Almanack'') è quello più conosciuto ed è una pubblicazione a carattere popolare che fa appello alla ragione e alla saggezza della gente e istruisce per mezzo di proverbi.
Franklin partecipa alla stesura e alla firma della ''[[Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti|Dichiarazione d'indipendenza]]'' e nel 1785 viene eletto presidente della Pennsylvania. È scienziato, tipografo, filosofo e politico.
 
Con la generazione seguente comincia un periodo letterario caratterizzato essenzialmente dalla prosa politica che presto manifesta gli ideali di una lotta che vede come avversari i conservatori (''loyalists''), che appartengono alle classi più alte, e i patrioti col popolo al seguito. Questa prosa viene scritta anche da presidenti.
 
Un artefice dello spirito nazionale americano è [[Thomas Jefferson]], terzo presidente degli Stati Uniti. Egli rappresenta meglio di tutti l'ideale americano, l'aspirazione alla libertà religiosa, politica, intellettuale. Ha fiducia nell'uomo comune e vede l'avvenire del paese nello sviluppo agricolo. A 33 anni, durante la carriera di avvocato, viene incaricato di redigere la ''Dichiarazione d'indipendenza'' (''Declaration of Independence'', 1776) in cui esprime al mondo i motivi della separazione dalla [[Gran Bretagna]]. Fra gli altri scritti di Jefferson, tutti di notevole valore storico e politico, si ricordano ''Note sullo stato della Virginia'' (''Notes on the State of Virginia'', 1784), esposizione delle sue principali teorie.