Funerale vichingo: differenze tra le versioni

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[[File:Funeral of russian noble by Siemiradzki.jpg|thumb|upright=1.6|La nave funeraria del capo vichingo ([[Variago]]) [[Igor il Vecchio]] nel [[Rus' di kiev]], secondo [[Heinrich Semiradzki]] (1845-1902).]]
I [[vichinghi]] cremavano solitamente i loro morti in [[barche funerarie]], come provato da reperti archeologici, [[saga (letteratura)|saghe]] della letteratura norrena, e dal racconto di [[Ahmad ibn Fadlan]]. I funerali vichinghi che vennero effettuati a terra hanno permesso agli archeologi di studiare le varie tradizioni scandinave dell'età vichinga.
 
Il morto era solitamente deposto in una barca, o in una [[nave di pietra]], assieme a delle offerte funebri stabilite in base allo status e alla professione del deceduto. Queste offerte potevano includere [[sacrificio|sacrifici]] di schiavi. Infine il tutto veniva coperto di pietre e terra e veniva creato un [[tumulo]].
 
In Scandinavia rimangono numerosi tumuli di questo tipo, eretti in onore di re e capitani vichinghi. Alcuni dei più importanti sono quelli del cimitero del colle di [[Borre (Norvegia)|Borre]], in [[Norvegia]], e il [[Lindholm Høje]] e [[Jelling]] in [[Danimarca]].
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Il capo clan morto venne messo in una tomba temporanea che venne ricoperta per dieci giorni, fino a quando non vennero cuciti nuovi vestiti per la salma. Una delle sue [[schiavo|schiave]] che si offrì volontaria per unirsi a lui nell'aldilà venne controllata giorno e notte, e le venne data una grande quantità di bevande inebrianti mentre ella cantava contenta. Quando giunse il momento della cremazione, tirarono a riva la sua imbarcazione e la posero su una piattaforma in legno. Nell'imbarcazione venne approntato un letto per il corpo del capo clan. Subito dopo una vecchia donna indicata come l'"Angelo della Morte" pose dei cuscini sul letto. Era la responsabile del rituale.<ref name="steins88tr">Tradotto da Steinsland & Meulengracht Sørensen 1998:88</ref>
 
A questo punto il capo clan venne disinterrato e vestito con i nuovi abiti. Nella sua tomba ricevette bevande inebrianti, frutti e uno strumento musicale a corda. Il capo clan venne posto nel suo letto attorniato da tutte le sue armi e dai doni funerari. Vennero quindi presi due cavalli e fatti correre fino a farli sudare. I cavalli vennero poi fatti a pezzi e la loro carne gettata nella nave. Infine vennero sacrificati una gallina e un gallo.<ref name="steins88tr"/>
 
Nel frattempo la schiava passò da una tenda all'altra ed ebbe rapporti sessuali con gli uomini. Ognuno di essi disse "di al tuo padrone che l'ho fatto per via del mio amore per lui". Nel pomeriggio la ragazza venne portata presso un qualcosa che somigliava a un telaio di una porta, dove venne sollevata a braccia tre volte dagli uomini. Ogni volta, la ragazza disse ciò che vedeva. La prima volta vide il proprio padre e la propria madre, la seconda vide tutti i suoi parenti, e la terza volta vide il suo padrone nell'aldilà. Questo era verde e bello e assieme a lui vide uomini e ragazzi. La schiava vide che il padrone la chiamava a se.<ref name="steins88tr"/> Usando bevande inebrianti essi pensavano di mettere la ragazza thrall in una trance estatica che la rendesse sensitiva e tramite l'interazione simbolica con la porta, ella potesse guardare dentro il regno dei morti.<ref name="steins90">Steinsland & Meulengracht Sørensen 1998:90</ref> Lo stesso rituale appare anche nel breve racconto islandese ''[[Völsa þáttr]]'', dove due uomini pagani norvegesi sollevano la padrona di casa sopra un telaio di porta per aiutarla a guardare nell'oltretomba.<ref name="harrison57ff">Harrison & Svensson 2007:57ff</ref>
 
Successivamente, la ragazza venne portata alla nave. Ella si tolse i braccialetti e li diede alla donna anziana. Poi si tolse gli anelli dalle dita e li consegnò alle figlie della donna anziana che la avevano tenuta d'occhio. La ragazza venne portata a bordo della nave, ma non le fu permesso di entrare nella tenda dove giaceva il capo clan morto. La ragazza ricevette diversi recipienti di bevande inebrianti e cantò e diede l'addio ai suoi amici.<ref name="steins88ftr"/>
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In seguito un tumulo rotondo venne costruito sulle ceneri e al suo centro venne eretto un bastone in legno di betulla, dove vennero incisi il nome del capo clan morto e del suo re. Infine tutti partirono con le proprie navi.<ref name="steins88ftr">Steinsland & Meulengracht Sørensen 1998:88ff</ref>
 
 
=== Sacrifici umani ===
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* Harrison, D. & Svensson, K. (2007). ''Vikingaliv''. Fälth & Hässler, Värnamo. ISBN 978-91-27-35725-9
* Larsson, Mats G (2002). ''Götarnas Riken : Upptäcktsfärder Till Sveriges Enande''. Bokförlaget Atlantis AB ISBN 978-91-7486-641-4
* Smyser, H.M. (1965). "Ibn Fadlan's Account of the Rus with Some Commentary and Some Allusions to Beowulf". ''Franciplegius: Medieval and Linguistic Studies in Honor of Francis Peabody Magoun'', Jr. eds. Jess B. Bessinger Jr. and Robert P. Creed. New York: New York University Press. pp 92-11992–119.
* Steinsland, G. & Meulengracht Sørensen, P. (1998): ''Människor och makter i vikingarnas värld''. ISBN 91-7324-591-7
 
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[[Categoria:Rituali vichinghi]]
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