Capitano Nemo: differenze tra le versioni
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Nel seguito del romanzo, ''[[L'isola misteriosa (romanzo)|L'isola misteriosa]]'', Nemo si presenta infatti come il principe Dakkar, figlio di un [[rajah]] [[india]]no e nipote di [[Fateh Ali Tipu|Tippoo Sahib]], con un profondo odio, ereditato dal padre, per la conquista dell'[[India]] da parte del [[Regno Unito]]. Volendo l'indipendenza e la costruzione di un governo illuminato, partecipò all'[[Moti indiani del 1857|ammutinamento dei Sepoy]], da lui diretto e fomentato, ma perse il regno e la guerra, venendo ferito ripetutamente. L'India fu ridotta sotto un giogo ancora più pesante, e la sua famiglia fu massacrata per [[rappresaglia]] mentre lui era assente, provocando in lui un forte desiderio di vendetta: ''«Misero una taglia sopra la sua testa, e poiché non si trovò nessun traditore disposto a consegnarla, suo padre, sua madre, sua moglie e i suoi figli pagarono per lui con la loro vita, prima che egli si potesse rendere conto dei pericoli a cui li aveva esposti...»''.<ref name=isola/> Questo trova parallelo con le parole che Nemo rivolge ad Arronax, intimandogli di non giudicarlo per il modo in cui distrugge le navi nemiche, sul finale di ''Ventimila leghe'': ''«Io sono il diritto, sono la giustizia! sono l'oppresso. Ecco l'oppressore! Per sua mano ciò che ho amato adorato e venerato: patria, moglie, figli, mio padre, mia madre, tutto ho visto perire. E tutto quel che io odio è là. Tacete!»''<ref>Capitolo ''Un ecatombe''</ref>
Essendo sopravvissuto ma dato per morto dagli inglesi (''«questi musicisti sono contemporanei di Orfeo
Questa versione contrasta però con alcuni dati di fatto, in quanto richiesta dall'editore di Verne e non da Verne stesso, in origine. La prima versione presentava infatti una storia differente.
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