[[Pilota]] della [[Royal Jordanian Air Force]], Muʿādh al-Kasāsbeh è stato arso vivo dai [[terroristi]] di [[Daesh|DāeshDāʿesh]], che lo avevano catturato in seguito allo schianto del suo [[General Dynamics F-16 Fighting Falcon|F-16]] che operava su [[Raqqa]] ([[Siria]] il 24 dicembre del 2014.
Mentre effettuava una missione nell'ambito dell'[[intervento militare contro lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante]] il suo caccia precipitò (secondo valutazioni statunitensi e giordane) a causa di un difetto meccanico, anche se DāeshDāʿesh affermò di aver abbattuto l'F-16 con un [[missile a guida infrarossa]].<ref name="auto">{{cite web|url=http://www.bbc.com/news/world-middle-east-31021927|title= Profile: IS-held Jordanian pilot Moaz al-Kasasbeh|work=BBC News}}</ref>
DaeshDāʿesh prese prigioniero al-Kasāsbeh prima di ucciderlo. Esso condusse negoziati col governo giordano, pretendendo di liberarlo assieme al [[giornalista]] [[giappone]]se [[freelance]] [[Kenji Goto]] qualora fosse stata liberata da [[Amman]] la terrorista [[Sajida al-Rishawi]], condannata a morte dopo aver contribuito a perpetrare la strage del Radisson Hotel nella capitale giordana.<ref name="auto3">{{cite web|url=http://news.yahoo.com/family-jordanian-pilot-held-islamic-state-demands-word-071810825.html|title=Jordan committed to anti-IS coalition, despite hostage drama|date=1 February 2015|work=Yahoo News}}</ref>
Il governo di Amman chiese una prova che il suo pilota fosse vivo e in buone condizioni ma, per tutta risposta, il 3 febbraio 2015 DāeshDāʿesh divulgò un video in cui si mostrava al-Kasāsbeh ucciso dalle fiamme in una gabbia nella quale era stato rinchiuso.
Il barbaro assassinio di al-Kasāsbeh provocò fortissima impressione nell'opinione pubblica giordana e fu sentita come un oltraggio alla nazione, alla quale giunsero le espressioni di viva condanna da parte del mondo islamico e occidentale.