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{{Citazione|Ho ricevuto il dispaccio N. 1073. Obbedisco.|Giuseppe Garibaldi, ''Telegramma ad Alfonso La Marmora del 9 agosto 1866''}}
 
=== L'impegnoBanche ine politica ===
[[File:Vallombrosaistituto.jpg|thumb|float|left|220x220px|La sede del Regio Istituto forestale di Vallombrosa.]]
Tornato nuovamente a Torino nel [[1868]], reintegrato al ministero dell'agricoltura, industria e commercio come capo-divisione, da il via al primo corso italiano di istruzione forestale, la cui sede viene collocata nei locali di un ex convento di [[Vallombrosa]], località nel Comune di [[Reggello]] in provincia di Firenze. L'esperimento deriva da analoghe esperienze straniere ([[Nancy]], [[Munchen]], [[Tharandt]]) e nel giro di due anni porta all'istituzione del ''Regio Istituto forestale di Vallombrosa'', istituito con Regio Decreto n. 4993 del [[1869]].<ref>{{cita web|http://www.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/328|Il Regio Istituto forestale di Vallombrosa in www.corpoforestale.it|22 giugno 2015}}Il corso, il primo a livello nazionale, aveva durata triennale e veniva svolto presso la fattoria di Paterno e a Vallombrosa, sotto la direzione dell'allora Ispettore Generale delle foreste Adolfo di Béranger; esso si strutturava in un ciclo di lezioni teoriche integrato con esercitazioni pratiche, che si svolgevano nella foresta, amministrata dall'Istituto e utilizzata come laboratorio didattico in cui sperimentare nuove tecniche e metodologie, soprattutto con l'impianto di arboreti comprendenti anche specie esotiche.</ref>
 
[[File:Canale cavour a chivasso.jpg|thumb|float|left|220x220px|Il Canale Cavour a Chivasso.]]
Alla fine dello stesso anno, causa la mancata promozione a segretario generale del ministero, da le dimissioni da tutte le cariche mantenendo solo quella di membro del consiglio forestale.<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/biagio-caranti_(Dizionario_Biografico)|Biagio Caranti, Dizionario Biografico Treccani|22 giugno 2015}}</ref> Il 31 dicembre viene nominato Presidente del [[Consiglio di amministrazione]] della ''Compagnia generale dei canali d'irrigazione italiani'', l'impresa di gestione del [[Canale Cavour]] controllata più o meno in pari quota da capitali inglesi e dal [[Banco di Sconto e Sete]]. Il periodo della sua gestione coincide col riscatto della gestione da parte dello Stato, stipulata il 24 dicembre 1872 e approvata con legge 16 giugno 1874, n. 2000, e la progettazione del Canale sussidiario, costruito per fronteggiare i periodi di minore portata dell'alveo principale derivando le acque della [[Dora Baltea]].<ref>{{cita web|http://www.roberto-crosio.net/1_VERCELLESE/canale_cavour_storia_struttura.htm|Canale Cavour, storia e struttura|22 giugno 2015}}</ref><ref>{{cita web|http://digit.biblio.polito.it/33/1/1870_003.pdf|Il canale sussidiario Cavour. Memoria del socio ingegnere Enrico Benazzo|22 giugno 2015}}</ref>
 
[[File:MarottiGB.jpg|thumb|float|right|220x220px|Giovambattista Marotti.]]
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== Note ==