Val Gandino: differenze tra le versioni
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Si estende su un territorio di circa 35 [[Chilometro quadrato|km²]] e si trova ad est di [[Vertova]] ed a ovest del lago di Endine da cui nasce il fiume [[Cherio]] che scorre nella pianura bresciana.
==Storia==
I comuni della valle sono [[Leffe]], [[Gandino]] con le frazioni Barzizza e Cirano, [[Peia]], [[Casnigo]] e [[Cazzano Sant'Andrea]], tutti situati su un altopiano che svetta sulla [[valle Seriana]] ed i paesi sottostanti.
Lo stesso altopiano ebbe a formarsi in epoca [[Pleistocene|pleistocenica]], in seguito ai sedimenti accumulatisi sul fondale di un lago, noto come [[Lago di Leffe]], esistito fino a circa 1.000.000 di anni fa.
Nota fin dal [[Medioevo]] per le [[Industria tessile|industrie tessili]], in particolare per la produzione del [[panno grosso bergamasco]] che veniva esportato dai Casnighesi e Gandinesi nei mercati dell'Europa settentrionale grazie alla via del [[Passo del Tonale|Tonale]] che garantiva un viaggio più sicuro, utilizzato all'epoca da diversi eserciti europei, conserva tuttora un ruolo di primo piano non solo nell'economia, grazie ad alcune aziende tessili di importanza internazionali, e di alcune più piccole, ma anche a livello turistico ed artistico grazie alle numerose opere conservate nella basilica di Gandino, dove da poco vi è anche un museo, ma anche nelle altre chiese. In una piccola chiesetta a Leffe, quella del bozzola, sono conservate circa 2600 reliquie dei vari santi, portate da un prete di Vicenza durante la discesa dei [[lanzichenecchi]].▼
{{Vedi anche|Lago di Leffe}}
▲Nota fin dal [[Medioevo]] per le [[Industria tessile|industrie tessili]], in particolare per la produzione del [[panno grosso bergamasco]] che veniva esportato dai Casnighesi e Gandinesi nei mercati dell'Europa settentrionale grazie alla via del [[Passo del Tonale|Tonale]] che garantiva un viaggio più sicuro, utilizzato all'epoca da diversi eserciti europei, conserva tuttora un ruolo di primo piano non solo nell'economia, grazie ad alcune aziende tessili di importanza internazionali, e di alcune più piccole, ma anche a livello turistico ed artistico grazie alle numerose opere conservate nella basilica di Gandino, dove da poco vi è anche un museo, ma anche nelle altre chiese. In una piccola chiesetta a Leffe, quella
Nel corso di tutto il [[XIX secolo]]<ref>{{cita pubblicazione | autore = [[Luigi Tatti]] | data = | anno = 1854 | mese = luglio | titolo = [[s:Notizie sugli scavi di lignite in Valgandino, provincia di Bergamo|Notizie sugli scavi di lignite in Valgandino, provincia di Bergamo]] | rivista = Giornale dell'ingegnere, architetto ed agronomo | editore = Saldini | città = Milano | volume = 2 | pagine = 3-20 }}
</ref> e nella prima metà del [[XX secolo|XX]] sono state attive delle miniere di [[lignite]], dalle quali sono recuperati fossili di piante, come il [[Juglans bergomensis|noce bergomense]], ed animali preistorici come l'[[Mammuthus meridionalis|elefante meridionale]] o il [[Megaloceros obscurus|megacero]]
Nel [[1861]] sono state tinte e confezionate la famose camicie rosse di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] da una ditta che oggi esiste ancora.
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