Tacazzè: differenze tra le versioni
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[[File:Il Tacazzè.jpg|upright=1.4|thumb|left|Il Tacazzè nel 1935 ([[Prima battaglia del Tembien]])]]
Nella notte tra il 14 e il 15 dicembre [[1935]] le avanguardie di [[ras Immirù]] attraversarono il fiume Tacazzè impegnando il Gruppo Bande, al comando del maggiore [[Luigi Criniti]]. Un altro contingente abissino guadò il Tacazzè più a nord al fine di tagliarne la ritirata al contingente italiano.<ref>[[Angelo Del Boca]],''Gli italiani in Africa orientale II", Edizioni Mondadori 2000 pag.477 "Fra il 13 e il 14 dicembre le avanguardie di ras Immirù e del degiac Ajaleu Burrù, sfuggendo miracolosamente all'osservazione aerea, si avvicinano ai guadi del Tacazzè e nella notte fra il 14 e il 15 attraversano il fiume in due punti. Circa duemila uomini, al comando del fitautari Sciferra, uno dei luogotenenti di Ajaleu, guadano il Tacazzè a Mai Timchet, dove passa la carovaniera Gondar-Adua, e subito impegnano il Gruppo Bande del maggiore Criniti, forte di mille ascari e appoggiato dallo squadrone di carri veloci Esploratori del Nilo al comando del capitano Crippa. Un secondo contingente, costituito da tremila soldati di ras Immirù, in divisa cachi e dotato del miglior armamento (mitragliatrici pesanti, mitra di fabbricazione belga e bombe a mano), varca il fiume ad Addi Aitecheb, quindici chilometri più a monte e, guidato dai monaci di Debrà Abbai e da paesani, punta per viottoli ritenuti impraticabili al passo di Dembeguinà, con il proposito di tagliare la ritirata agli ascari del maggiore Criniti."</ref>
== Voci correlate ==
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==Note==
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