Teodosio II: differenze tra le versioni

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| data di nascita =10 aprile 401
| data di morte =28 luglio 450
| figli =[[Licinia Eudossia]]<br />Flaccilla<br />Arcadio
||consorte = [[Elia Eudocia]]}}
{{Bio
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[[File:34-manasses-chronicle.jpg|thumb|upright=1.4|L'imperatore Teodosio II ed Elia Eudocia.]]
 
Dopo appena un anno (422) di matrimonio nacque la figlia di Teodosio ed Eudocia, [[Licinia Eudossia]]; probabilmente a seguito della nascita della figlia, Teodosio concesse a Eudocia il titolo di [[Augusta (titolo)|Augusta]], il 2 gennaio [[423]]. Sempre durante gli anni 420, però, iniziò il degrado dei rapporti tra Eudocia e Teodosio: sebbene la coppia imperiale ebbe un'altra figlia nel [[431]], Flaccilla, e probabilmente un maschio di nome Arcadio morto in giovane età,<ref>«Arcadius 1», [[The Prosopography of the Later Roman Empire|PLRE II]], p. 130.</ref> il contrasto tra i due divenne sempre più marcato. Eudocia decise così di partire per un pellegrinaggio in [[Terra Santa]] (438). Il suo ritorno a Costantinopoli, carica di reliquie, segnò un suo breve ritorno in auge, come indicato forse dal fatto che il poeta Ciro fu contemporaneamente ''[[praefectus urbi]]'' della capitale e prefetto del pretorio. Questo periodo ebbe però termine nel [[443]] (o [[441]]), a causa di un complotto ordito dall'eunuco e ''[[spatharius]]'' [[Crisapio]], il quale accusò l'imperatrice di adulterio col ''[[magister officiorum]]'' Paolino:<ref>Paolino, amico dell'imperatore, era già stato accusato di aver avuto dei rapporti sessuali con la vergine Pulcheria: esiliato in Cappadocia, venne poi giustiziato nel [[444]].</ref> Eudocia fu costretta ad abbandonare la capitale, lasciando campo libero a Pulcheria, e si recò nuovamente in Terra Santa, a [[Gerusalemme]].
 
Teodosio inviò il suo ''[[comes domesticorum]]'' ("comandante della guardia") Saturnino a giustiziare due membri della corte di Eudocia, il prete Severo e il diacono Giovanni, ma l'uomo di Teodosio venne ucciso, o da Eudocia stessa, come riporta [[Conte Marcellino|Marcellino]],<ref>Marcellino ''Comes'', ''Cronaca'', ''s.a.'' 444.4.</ref> o, più probabilmente, da un uomo della sua corte: in entrambi i casi il risultato fu che Teodosio, adirato, le ridusse la corte, pur concedendole di mantenere il titolo di Augusta.