Felice Ippolito: differenze tra le versioni

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Ne segue un processo discusso, molto sentito dall'opinione pubblica e dalla stampa, che culmina con la condanna di Ippolito a 11 anni di carcere: è il famoso '''caso Ippolito'''.
 
L'Italia ed il mondo politico sono divisi. I fatti contestati sono dubbi e di modesta entità, mentre la condanna è pesantissima, e molti ritengono che la vicenda giudiziaria sia una farsa per togliere di mezzo Ippolito e stroncare la nascente industria nucleare italiana in favore della potente filiera [[petrolio|petrolifera]]. Fatto curioso è che poco prima, nell'ottobre del [[1962]] rimane ucciso in uno strano incidente aereo [[Enrico Mattei]], promotore anch'egli dell'indipendenza energetica italiana, e dello stesso periodo il [[disastro del Vajont]] che ferma la crescita nel campo idroelettrico.
 
Inoltre i primi dubbi sollevati nell'agosto del 1963 dal leader socialdemocratico [[Giuseppe Saragat]] vengono rilanciati dalla stampa di destra legata a gruppi industriali - quali l'[[Edison]] - che avevano perso il monopolio della produzione di energia elettrica a seguito della nazionalizzazione e della creazione dell'[[Enel]] di cui Ippolito era stato un fervente promotore. Si parla anche di un clima intimidatorio verso i testimoni della difesa.