Attilio Calatroni: differenze tra le versioni

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Nel [[1963]] vinse a [[Roma]] il suo primo titolo italiano nella categoria "Giovanetti". Quell'edizione del [[Gran Premio Giovanissimi di Scherma]] fu la prima di una lunga serie che si è protratta ininterrottamente fino ai giorni nostri.
 
Nel [[1973]] esordisce in un Campionato del Mondo Assoluto a [[Campionato mondiale di scherma 1973|Goteborg]], in [[Svezia]], venendo eliminato al secondo turno della gara individuale. edNella gara a squadre la nazionale italiana venne sconfitta nei quarti di finale da quella della [[Repubblica Federale Tedesca]] per differenza stoccate, successivamente perse anche lo spareggio con la [[Francia]] terminando al 7° posto della competizione a squadre. Con lui in quella nazionale [[Carlo Montano]], [[Giovanni Battista Coletti]], [[Mauro Pinelli]] e [[Stefano Simoncelli]]. Nello stesso anno sfiorò anche il titolo italiano assoluto, che fu vinto dal veneziano [[Mauro Pinelli]].
 
Nel mondiale di [[Campionato mondiale di scherma 1974|Grenoble 1974]] sfiorò all'accesso al girone finale, che avrebbe determinato l'assegnazione delle medaglie, fermandosi al turno di semifinale, mentre nella gara squadre la nazionale azzurra venne sconfitta nella finale per la medaglia di Bronzo dalla [[Francia]] padrone di casa.
 
Nel [[1975]] vince il [[Campionati italiani assoluti di scherma|Campionato Italiano Assoluto]] nella specialità del [[fioretto]], il massimo titolo in campo nazionale, nel girone di finale riuscì a sconfiggere il torinese [[Nicola Granieri]], [[Giovanni Battista Coletti]] e [[Carlo Montano]], classificatisi nell'ordine. Nella gara a squadre con l'[[Associazione Sportiva Petrarca Scherma]] giunse alle spalle del [[Club di Scherma Torino]].
Nello stesso anno nel mondiale di [[Campionato mondiale di scherma 1975|Budapest]] arrivò anche la prima medaglia iridata, con il bronzo conquistato nella gara a squadre. Nella competizione individuale si fermò al turno degli ottavi di finale, dove si infortunò alla mano. Tale imprevisto non solo lo costrinse a vedere la gara a squadre solo da tifoso, non potendo prenderne parte attiva, ma anche a rinunciare a quella di [[spada]] dove anche era stato selezionato.
Sempre in quell'anno vincerà con la nazionale italiana la "Coppa Gaudini" di [[fioretto]] a Bucarest, davanti a [[Francia]], [[Romania]] e [[Ungheria]].
 
Nel [[1976]] venne convocato per la sola gara a squadre ai giochi olimpici di [[Scherma ai Giochi della XXI Olimpiade|Montreal]], dove conquista la medaglia d'argento. Decisiva la sua prestazione nella semifinale con la forte squadra francese, dove Calatroni vinse tutti e quattro gli assalti, tra i quali spiccò il 5-0 inflitto al campione transalpino [[Daniel Revenu|Revenu]], permettendo alla nazionale italiana di accedere al match per la medaglia d'oro. Nella finale con la [[Repubblica Federale Tedesca]] non seppe ripetere la stessa performance, finendo sconfitto prima da [[Harald Hein|Hein]], poi da [[Matthias Behr|Behr]], fino all'infortuno subito nel match con [[Thomas Bach|Bach]] che lo costrinse al ritiro.
 
Nel [[1977]] partecipò al suo ultimo mondiale, eliminato al secondo turno nella gara individuale, conquistò invece un prestigioso argento in quella a squadre, gli azzurri furono sconfitti solo dalla [[Repubblica Federale Tedesca]] in finale. In quella squadra esordiva un giovanissimo [[Andrea Borella]], assieme al campione olimpico [[Fabio Dal Zotto]], [[Giovanni Battista Coletti]] e [[Carlo Montano]].