Processo mediatico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Bud87 (discussione | contributi)
SteveR2 (discussione | contributi)
Riga 6:
 
== Fenomenologia del processo mediatico ==
Un primo esempio di questa fenomenologia, in Italia, fu il processo contro [[Pietro Valpreda]], l'[[anarchico]] accusato e assolto per la [[strage di piazapiazza Fontana]], e soggetto nel 1969 di un forte linciaggio mediatico; ma fu dagli anni '90 che si diffuse particolarmente il fenomeno, talvolta con imputati invitati (se in libertà) in televisione a processo in corso.<ref>[http://www.webalice.it/guido.vitiello/valentini%2028-10-2002.htm Giovanni Valentini, ''Quando il processo lo fanno i mass media'']</ref>
 
Da un punto di vista [[fenomenologia|fenomenologico]], la patologia sottesa al cosiddetto "processo mediatico" si realizza, soprattutto mediante il mezzo televisivo, attraverso la formazione di un generalizzato giudizio di colpevolezza, condiviso da una grande platea di spettatori, per effetto di un «processo celebrato sui mezzi d'informazione»<ref name="L. D'Auria"/>. Questo fenomeno della comunicazione televisiva e del [[giornalismo in Italia|giornalismo italiano]] emerge da una sinergia patologica che si stabilisce tra cittadini-telespettatori e [[mezzi di comunicazione di massa]], soprattutto televisivi<ref name="Almanacco Guanda, 262"/>. È ritenuto emblematico del [[mutamento sociale]] che ha trasfigurato il volto antropologico della società italiana nei circa due decenni a cavallo del cambio di secolo<ref name="Almanacco Guanda, 262">Ranieri Polese, ''Come si cambia: 1989-2006. La metamorfosi italiana'', 2006 (p. 262)</ref>.