San Vincenzo (Genova): differenze tra le versioni
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'''San Vincenzo''' è il nome di un quartiere centrale di [[Genova]]. Un tempo era il [[sestiere (Genova)|sestiere]] esterno alle [[mura di Genova|mura cinquecentesche]] (le vecchie mura cittadine) e funzionava da ingresso alla [[centro storico di Genova|città storica]]. Prende il nome dalla omonima chiesa di San Vincenzo.
Il quartiere era attraversato dalla [[via Aurelia]], l'antica strada romana per la [[Gallia]] e, come parte esterna alla città antica, comprendeva: un borgo, una zona di orti (i cosiddetti ''Orti di Abrara'' situati nei pressi dell'allora via Giulia, oggi [[via XX Settembre (Genova)|via XX Settembre]]), e una parte a monte - San Vincenzo alto - situata all'altezza della [[spianata dell'Acquasola (Genova)|spianata dell'Acquasola]] e prolungata sino alle mura dello Zerbino.
L'asse viario di via San Vincenzo e, poco distante, delle quasi parallele via della Consolazione e via di Abrara, fu pesantemente ristrutturato a seguito del [[Genova (ampliamento urbanistico del 1825)|piano urbanistico]] del [[1825]] predisposto dall'architetto [[Carlo Barabino]].
Solo a metà degli [[anni 1840]] si realizzarono le attuali via [[Galata]] e piazza [[Cristoforo Colombo|Colombo]]; quest'ultima si costituì con quattro edifici porticati realizzati dall'impresario Pietro Gambaro.
La piazza
Infine, dopo il [[1892]] - quattrocentenario della [[scoperta dell'America]] - il tratto di via della Consolazione e di via Abrara venne totalmente modificato dalla realizzazione dell'attuale via XX Settembre, con la demolizione del vecchio manicomio (
Via XX Settembre venne da subito caratterizzata da un'[[architettura]] in [[stile liberty]]; tra gli architetti che parteciparono alle varie progettazioni vi fu anche il fiorentino [[Gino Coppedè]].
▲La piazza Colombo si costituì con quattro edifici porticati realizzati dall'impresario [[Pietro Gambaro]]. Fu costruito nel 1834 al termina della via Galata (tratto che attualmente è via Cesarea), inizialmente anche Crosa Larga o via del Manicomio, il complesso del Manicomio della città, realizzato. Accanto ad esso sorse, in bilico tra città e campagna, un gruppo di enormi casoni ad alveare e destinati all'edilizia popolare, costruiti dall'impresario [[Francesco Ponte]].<br>
▲Quindi il costruito si estese a monte, sempre a seguito del [[Genova (ampliamento urbanistico del 1825)|piano del Barabino del 1825]], con i quartieri di via Assarotti e della circonvallazione a monte, destinati ai ceti economicamente più elevati.<br>
▲Infine dopo il 1892 il tratto di via della Consolazione e di via Abrara venne totalmente modificato dalla realizzazione dell'attuale via XX Settembre, con la demolizione del vecchio manicomio (trasferito a [[Quarto dei Mille]] nel 1894). La via XX Settembre fu caratterizzata da un'architettura Liberty; tra gli architetti che parteciparono alle varie progettazioni fu [[Gino Coppedè]].
▲== Edifici monumentali: ==
▲* Chiesa ddi [[Chiesa della Consolazione (Genova)|N. S. della Consolazione]]
* Resti della chiesa di Santo Spirito (via San Vincenzo)
* Resti della chiesa di San Vincenzo trasformati dall'architetto
* Palazzo Zuccarino di [[Gino Coppedè]] (via Maragliano)
* Museo di Storia Naturale
== Edifici monumentali: ==▼
* Monumento ai caduti di San Vincenzo Alto nella Prima Guerra Mondiale (piazza G. Villa)▼
▲* Monumento ai caduti di San Vincenzo Alto nella
==Bibliografia==
{{biblioGenova}}
[[categoria: quartieri di Genova]]
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