Gaio Ummidio Durmio Quadrato: differenze tra le versioni
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|padre = ''Marcus Durmius'' (?)
|madre =
|questura = nel [[14|14 d.C.]]<ref name="CIL10,5182"/>
|tribunato della plebe =
|tribunato consolare =
|decemvirato = ''sacris faciundis''<ref name="CIL10,5182"/>
|edilità = 16 o 17 d.C.<ref name="CIL10,5182"/>
|pretura = nel 18 d.C.<ref name="CIL10,5182"/>
|legatus_legionis =
|propretura =
|consolato = 37 d.C.<ref name="CIL10,5182"/>
|proconsolato = a [[Cipro (provincia romana)|Cipro]] (''post'' 37)<ref name="CIL10,5182"/>
|procurator_augusti =
|legatus_augusti = [[legatus Augusti pro praetore|governatore]] della [[Siria (provincia romana)|Siria]] dal [[51]] al [[60]]
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==Biografia==
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Gaio Ummidio Durmio Quadrato nacque nel [[12 a.C.]].<ref name="Syme660">Syme, ''Roman Papers II'', p. 660.</ref> Apparteneva alla ''[[gens Ummidia]]'', una famiglia originaria di ''[[Casinum]]'', nel ''[[Latium Vetus]]'',<ref>Syme, ''Roman Papers II'', p. 659.</ref> da poco entrata a far parte del patriziato romano. Tuttavia il secondo ''[[nomen]]'' Durmio, potrebbe riferirsi al fatto che fosse stato adottato dalla ''gens''; in questo caso, suo patre potrebbe identificarsi con ''Marcus Durmius'', un [[triumviro monetale]] il cui nome appare su una moneta del [[19 a.C.]].<ref name="Syme660"/>
===Inizio della carriera politica===
Iniziò la sua carriera politica [[edile curule]]<ref name="CIL10,5182"/> e [[oratore]] nei dibattiti giudiziari, per poi giungere, nel [[14]] alla [[questore (storia romana)|questura]],<ref name="CIL10,5182"/> magistratura che gli consentiva l'accesso al [[Senato]], divenendo uno dei questori imperiali di [[Augusto]], con il compito di rappresentare l'imperatore in Senato, riscuotere le imposte per conto dello Stato (''praefectus aerarii Xvir stlitibus iudicandis'')<ref name="CIL10,5182"/> e talvolta presiedere alle commissioni per il censimento delle province.<ref name="Syme660"/><ref>ILS 972 (da ''Casinum''). Edward Dąbrowa (1998), ''The Governors of Roman Syria from Augustus to Septimius Severus'', in Antiquitas, pp. 49–50. David C. Braund (1985), ''Augustus to Nero: A Sourcebook on Roman History (31 BC–AD 68)'', p. 402.</ref>▼
{{Vedi anche|Cursus honorum}}
▲Iniziò la sua carriera politica
===Carriera sotto Tiberio===
Alla morte di Augusto, il 19 agosto del [[14]], Ummidio Quadrato assisté di persona alla presa del potere del suo erede e successore [[Tiberio]], sotto il cui regno inizia un rapido ''[[cursus honorum]]'': [[edile
===Governatore della Siria===
Nominato dall'imperatore [[Claudio]] governatore in ''[[Illyricum]]'' e poi nel [[51]] in [[Siria (provincia romana)|Siria]],<ref name="CIL10,5182"/> Quadrato dovette fin dall'inizio risolvere numerosi problemi che si stavano verificando nella sua provincia. Infatti il [[Procurator Augusti|procuratore]] della [[Giudea]], [[Ventidio Cumano]], non aveva saputo risolvere un tumulto scoppiato tra [[Giudei]] e [[Samaritani]], esprimendosi a favore di questi ultimi; i Giudei, allora, per ritorsione si sollevarono contro le truppe romane acquartierate nel territorio e uccisero alcuni soldati. Vista la situazione esplosiva che si era creata a causa dell'inettitudine di Cumano, Quadrato nel [[52]] mosse da [[Antiochia]] verso la [[Samaria]], chiamato dalle stesse fazioni in conflitto. Giunto a [[Lidda]], il governatore fece crocifiggere tutti gli istigatori della rivolta contro [[Roma (città antica)|Roma]],<ref>Tacito, [[Annales (Tacito)|''Annales'']], XII, 45 e 54.</ref> poi incontrò i delegati dei Giudei (tra i quali figuravano il [[sommo sacerdote]] Anania e il comandante della guardie del [[Tempio di Gerusalemme]] Anano) e dei Samaritani, ascoltandone le perorazioni, inviando questi, Cumano e il [[tribuno]] Celere nella capitale affinché si discolpassero di fronte al tribunale imperiale presieduta da [[Claudio]] in persona. L'esito fu favorevole ai Giudei: i delegati samaritani vennero messi a morte, Celere venne condotto a [[Gerusalemme]] per essere esposto al pubblico ludibrio e poi ucciso, mentre Cumano fu destituito ed esiliato per la sua incompetenza come governatore: al suo posto fu nominato il liberto [[Antonio Felice]], fratello di [[Pallante (liberto)|Pallante]], ministro di Claudio, su richiesta del nuovo sommo sacerdote Jonathan. Infine Quadrato, temendo una nuova sollevazione del popolo ebraico, si recò a Gerusalemme, trovando la città pacifica e dedita alla celebrazione della [[Pasqua]] ebraica; fatto ciò, rientrò ad [[Antiochia di Siria]].<ref>Flavio Giuseppe, ''Antichità giudaiche'', XX, 20.6.1-2; ''Guerra giudaica'' 2.12.3-6; Zonara, 6.15.</ref> Dopo la morte di Claudio,avvenuta nel [[54]], Ummidio Quadrato fu riconfermato governatore dal successore [[Nerone]], morendo però mentre era in carica, nel [[60]]. Al suo posto venne scelto il generale [[Corbulone]], che stava conducendo una campagna in [[Armenia]] contro i [[Parti]].<ref>Tacito, [[Annales (Tacito)|''Annales'']], XIV, 26.</ref><ref>Prosopographia Imperii Romani, III, 468, N. 600; {{CIL|10|5182}}, {{AE|1907|194}}.</ref>
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