Mario Ballocco: differenze tra le versioni
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Ballocco è anche l’inventore della [[cromatologia]], metodo interdisciplinare per la soluzione di «problemi visivi di interesse collettivo»: dal colore delle autoambulanze a quello dei quaderni per gli alunni delle scuole. Suo obiettivo era sconfiggere la monotonia «che ci fa nascere con il bianco, vivere con il grigio e morire con il nero». All’inizio degli anni Settanta Ballocco introdusse la cromatologia come materia di studio all'Accademia di Brera, e successivamente tenne corsi anche all'Accademia Carrara di Bergamo e al Politecnico di Milano<ref>[http://www.archiviomarioballocco.org Archivio Mario Ballocco<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Fu presente due volte alla [[Biennale di Venezia]] (nel 1970<ref>Umbro Apollonio - Luciano Caramel - Dietrich Mahlow (a cura di), ''Ricerca e progettazione. Proposte per una esposizione sperimentale. 35ª Biennale internazionale d'arte di Venezia'', cat. della mostra, La Biennale di Venezia, Venezia, 1970</ref> e nel 1986<ref>M. C. [Maurizio Calvesi], ''Mario Ballocco'', in ''XLII Esposizione Internazionale d'Arte la Biennale di Venezia. Arte e Scienza. Catalogo generale 1986'', La Biennale di Venezia - Electa, Venezia, 1986, pp. 287-288</ref>).
== Mostre postume ==
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