Fiorano Modenese: differenze tra le versioni
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=== Storia moderna ===
Berta, figlia del re d'Italia [[Berengario I]], divenne badessa di San Sisto verso il 914, ed il 27 agosto 917 ottenne dal padre un diploma confermante alla stessa badessa Berta il monastero di San Sisto con tutte le sue corti, compresa quella di Camiazzo per tutta la sua vita<ref name=guidobucciardi />.
Nel [[916]], grazie alla badessa Berta di
Il castello fu donato ai [[Pio]] che poi lo vendettero ai Della Rosa di [[Sassuolo]]. Fu poi dei Bonacolsi, dei [[Visconti]], degli [[Este]], per tornare ai [[Pio]], quando a causa della guerra contro il Papa, viene decisa l'autodistruzione (1510).
Nel 1558 Fiorano viene incendiato dalle truppe spagnole e dalla distruzione si salva miracolosamente l'immagine di una Madonna in Maestà dipinta sul portale del castello nel corso del Trecento; inizia qui il percorso di devozione popolare che porterà alla costruzione del [[Santuario della Beata Vergine del Castello|Santuario]] ad essa dedicato e realizzato su commissione del duca Francesco I d'Este secondo il progetto dell'architetto Bartolomeo Avanzini tra il 1631 e il 1634.
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